giovedì 6 settembre 2012

Il coniglio dal cilindro

Da quando si è concluso il precedente gran premio in Belgio, in tema di Sport \ formula 1 sono sostanzialmente due le notizie che continuano a tenere banco sulle testate giornalistiche (non sono certa che anche quelle italiane partecipino) e sui social network (dai quali personalmente mi approvigiono):
- i Tweet a sproposito di Lewis Hamilton;
- il comportamento scellerato di Grosjean che ha condotto alla severa punizione.
Da un momento all'altro mi soffermerò anche a parlare di Hamilton, lo giuro. Per quanto riguarda l'altra questione. Come se fossero tutti appena sbucati dall'uovo di pasqua pare unanime l'urlo di scandalo a questi giovani piloti (come se fossero una banda di appestati e come se il fatto che il caro zio Mickey sia ancora lì dopo più di 20 anni sia del tutto normale) arrivati a guidare solo grazie a qualche potente sponsor che gli paghi il cadreghino. Ma che novità. Tutti sono dietro a domandarsi da dove siano sbucati e se sia normale che dei bambini viziatelli possano avere licenza di uccidere a questo modo. 
Parliamone. Sono anni che sulle pagine di questo blog mi interrogo se sia normale che vengano affidate vetture di quel calibro e di quella potenza a ragazzini di 18 anni o poco più, quindi non vado contro la polemica (bastava questo perchè qualcuno si ponesse degli interrogativi?) il Tiz-pensiero della giornata è questo:
1) Ma se nel mezzo della mischia non fosse finito Alonso ma un Kovalainen-qualsiasi sarebbero comunque tutti scandalizzati allo stesso modo?
2) Circa la biografia cito quanto ho scritto ad inizio mondiale:
Grosjean. Svizzero classe 1986, è già comparso sui nostri teleschermi qualche anno fa, in Renault con Alonso, in sostituzione di quel talento di Piquet. All'epoca sostenevo che fosse necessario che girasse con un casco in testa, nel frattempo, durante il periodo di riposo, ha imparato, almeno, a tenere a bada i suoi capelli. 
A parte che ignoro come ho fatto nel frattempo a convincermi che il suo cognome si scrivesse con due ss, la classe 1986 fa intendere che non sia proprio un pulzello poco più che in età brufolare, ha 26 anni: ha imparato ad usare il gel per capelli, credo che possa essere considerato anche abbastanza responsabile per guidare una vettura. Vogliamo poi indignarci circa la tenenza suicida dimostrata quest'anno? Andiamo a vedere chi per primo lo ha messo con il sedere su una monoposto di Formula1: Briatore.
Per il momento storico in cui tutto questo è accaduto forse è il caso di rinfrescarsi la memoria: L'accusa (mercoledì 2 settembre 2009).

Nessun commento:

Posta un commento