lunedì 17 marzo 2014

Australia 2014 - Gara

Sabato pomeriggio, Albert park: si incomincia a giocare sul serio. La pioggia arriva più o meno inaspettatamente durante la seconda fase delle qualifiche e rovina i giochi di tutti. Sorprendentemente fuori dalla fase successiva: Raikkonen, Vettel e Button. Si aggiunga che Raikkonen non solo è fuori ma addirittura a muro. Qualcuno gli chiederà: non c'è stato niente da fare per evitare lo schianto? No, o non sarei finito a muro. Il ragionamento non fa una piega. Nello stesso momento, in Q3, Ricciardo e Magnussen si stavano piazzando più che dignitosamente... e qualcuno sentiva sul collo l'alito pesante del nuovo che avanza. Mettiamoci di mezzo anche la fortuna del principiante. Alonso chiaramente quintolo, perchè certe cose devono rimanere immutate. I Lotus si piazzano, rispettivamente, ultimo e penultimo: dalla casa base si domandano se, oltre al doppio punteggio all'ultima gara, è previsto anche una griglia di partenza all'incontrario per tutta la stagione. Non fanno ridere. In pole position, senza eccedere con i colpi di scena, Lewis Hamilton, a quanto pare per la 32esima volta in carriera. Subito dietro Ricciardo, Rosberg e Magnussen.
RAI - qualifiche del sabato!
Venne la domenica e smise di piovere. Il sole batte alto nel cielo australiano e tutti rimanevamo aggrappati alle nostre certezze nella vita: Mercedes e Williams andranno bene, per tutti gli altri sarebbe stato il destino a dire l'ultima parola. In realtà Hamilton perde la pole prima ancora della prima curva... e sarà costretto a ritirarsi 10 giri dopo. Non andrà meglio a Pippo Massa che, alla stessa prima curva di cui sopra, si incidenterà con Kobayashi e potrà tornare direttamente a casa poco dopo essere passato dal via.
Sempre in tema di partenze turbolente, problemi in griglia di partenza sembrano quasi voler rievocare e delicati momenti di apertura del festival di sanremo, quando il sipario non si e' aperto... ed una volta aperto e andata anche peggio! Il giro di ricognizione si moltiplica. Al primo turno rimane ferma una Marussia, e la cosa di base non ha intristito nessuno. Si è deciso di riprovarci... e si è fermata anche l'altra. Tutte insieme appassionatamente sono finite in coda per la partenza dalla pit lane insieme a Grosjean.
Vettel, come predetto dalla peggiore delle profezie, e' stato tradito dalla sua stessa vettura... mentre Ricciardo fa faville in zona podio. No, ma, chi è che deve giocare nel ruolo di Webber quest'anno?
La Williams supertiste di Bottas si mette allegramente in mostra seminando gomme per strada ed obbligando la safety car ad entrare attirando su di sè le ire di tutti. Tutti tranne Button che, trovandosi al posto giusto al momento giusto, entra a cambiar gomme con anomalo tempismo e traendone addirittura vantaggio. Un rientro anticipato anche al secondo giro di gomme gli permetterà di andare a picchiettare sulla spalla del suo compagno di squadra per ricordargli che non intende mollarlo facilmente.
Magnussen, la cui pronuncia è cambiata almeno tre volte a giro, se la è spassata costantemente in zona podio come se facesse questo mestiere da tutta la vita. Già è scattata Magnussen-mania e non sono certa di esserne d'accordo. Tutti lo amano, tutti lo venerano come se non si aspettasse altro da anni. Lo ama e lo venera anche suo padre, forse inconsapevole di avere addirittura un'arte da trasmettere alla prole.
Raikkonen e' riuscito a partire bene bene bene. Alla faccia di chi gli vuol male. Poi la vettura e' quel che e' e si e' trovato ad arrancare anche contro Toro Rosso e Force India. Alonso quintolo è partito, quintolo è arrivato. Poi si sono attivati i super-poteri magici e, scusandosi moltissimo per non essere riusciti ad uscire dal letargo invernale per tempo, hanno cercato di mettere una toppa alla situazione.
Sul podio erano già saliti ed avevano già festeggiato come se non ci fosse un domani Rosberg, fuoriosamente e prepotentemente in testa per tutto il GP, Ricciardo e Magnussen. Poi intervenne il sortilegio dell'asturiano e Ricciardo venne squalificato. La ragione tecnica specifica a quanto pare è legata ad una cosa chiamata "flussometro": per maggiori dettagli vi consiglio di rivolgervi ad un blog più serio di questo. Quale conseguenza Alonso risulterà a tutti quelli che la gara non se la sono vista per davvero "giusto un passo sotto il podio" e sono tutti felici. Quale ulteriore conseguenza, speranze che non avevano avuto neanche l'ardire di essere pronunciate: la McLaren torna sul podio - addirittura - con due vetture. Se con una ci sale veramente, Button però rimane a bocca asciutta dopo aver aspettato questo momento per una stagione intera.

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