sabato 15 marzo 2014

FormulaGossip - Australia 2014

Pronti, partenza, VIA! 
Si alza il sipario sul Gran Premio d'Australia, stagione 2014. Si parte con le foto di rito e con le grandi sfilate nel paddock. Siamo tornati alle grandi scommesse ed ai sotuttoio che già prevedono come andrà a finire. Io non so neanche dove sarò a Pasqua. 
Ci sono proprio tutti: non manca nessuno all'appello. Come mi sembrano? Pur col rischio di sembrare mia nonna, devo dirlo: sciupati! Ma cosa gli è successo quest'inverno? Hamilton ha già dichiarato di aver perso sei chili. Sei chili! Infatti basta guardarlo in faccia per realizzare che è tutto pelle ed ossa. Nello stesso stato Jenson Button, uno dei promotori della grande lotta sindacale contro il limite assurdo di peso delle vetture, ovviamente fallita come tutte le grandi lotte sindacali, ha il viso scavato. Massa non è riscito a sorridere neanche nelle foto di presentazione della vettura. Alonso ha perso completamente gli zigomi, rimanendo un uomo tutto mascella e collo, tipo Ridge Forrester. Piuttosto sofferente mi sembra anche il volto di Raikkonen, ma quello forse è solo l'effetto del rehab.
E' anche il tempo della prima conferenza stampa... e la foto di classe già sintetizza ciò di cui c'è veramente da parlare. E' chiaro: i nomi dei sei prescelti non vengono mai sorteggiati a caso. Si noti, tra l'altro, come Hamilton e Vettel abbiano già incominciato a sedersi vicini... a far comunella ai danni di Alonso
- Hamilton. Grandi speranze per l'enfant prodige dal trascorso burrascoso. Hamilton è un po' come quei cantanti saliti alla ribarta in età giovanissima, subito grandi star dal talento straordinario... un secondo dopo sversi in un fosso. Una la fanno giusta, cinque le sbagliano, poi cercano di riprendersi ma producono un album che neanche loro madre ascolterebbe. Certamente la scelta di abbandonare padre e McLaren e volare verso al mercedes è stato uno di quei tentativi di ripresa... ma le speranze di vero successo l'anno scorso erano veramente scarse. Lo sapevo io, lo sapeva lui, lo sapeva la Mercedes... non fa niente perchè è parere unanime dell'intera comunità di sparlatori di Formula 1, pure di quelli che tifano Alonso, che la sua risalita professionale è ripartita alla grande, lontani sono i tempi in cui non terminava un gran premio su due, prossimi i tempi in cui tornerà a portare a casa i risultati che cerca da tempo. Quest'anno ha una vettura che promette bene ed in molti sembrano davvero certi che questo sarà il suo anno. Ai danni di un povero Rosberg che potrebbe finire a ricoprire il ruolo del Webber della situazione. Lewis e Nico già sono stati chiari: la competizione ci sarà ma non rovinerà la loro amicizia. Sono talmente ingenui che sono quasi commobenti.
- Vettel la vede nera. Lo si capisce anche dalla foto emblematica. Forse sarà la piccola Vettel che non lo fa dormire la notte, forse il fantasma della fine di ogni suo record. Che questo giorno sarebbe arrivato prima o poi lo sapeva anche lui ma, forse, così in fretta non se lo sarebbe aspettato. Ma quale fretta?! Diciamo noi... ma sono punti di vista. 
- Alonso. Tolto Barrichello, tolto Schumacher, tolto pure il caro amico Mark Webber, Alonso ha ben davanti la circostanza per la quale quelli della sua generazione si stanno estinguendo. E' una legge del mondo implacabile: passano, passano le mode ed i tempi. I tempi in cui lui trionfava come l'idolo dei popoli a bordo della Renault di Briatore appartengono ormai a quasi 10 anni fa, nel frattempo è passata tanta acqua sotto i ponti, ma soprattutto è passato Vettel, che ha stracciato i nervi a tutti. Lui appartiene alla squadra degli anziani, di quelli che un giorno sono idoli ed il giorno dopo sono gli anzianotti che nessuna squadra vuole più. I nervi sono tesi: a forza di lavorare in vista dell'anno successivo le occasioni di tornare a vincere almeno una coppa del nonno vengono meno. I reduci della vecchia guardia ormai non sono molti: fato vuole, tra l'altro, che il più anagraficamente anziano della comitiva è Raikkonen, classe 1979, è il squadra con lui... e se qualcuno deve essere colpito da una seria artrosi, magari, sarà l'altro. Io, per la cronaca, spero, voglio e pretendo che in questa squadra scattino scintille furiose ancor prima dell'ingresso in europa. Su F1Web.it di qualche giorno fa una constatazione molto interessante:
"Alonso che pretende lo stato giuridico del numero uno e impartisce gli ordini pure via radio. Raikkonen che invece le regole le ripudia, le gerarchie preconfezionate le sconfessa. E che della radio se ne frega".
- Massa. Pippo non riesce proprio ad essere felice. Non ce la fa. Non ci riesce. E' più forte di lui. Non sorride neanche se lo pagano per farlo: è peggio che ai tempi della Ferrari. Almeno prima aveva la solidarietà di tutti gli amici vicini e lontani per la situazione in cui si era ritrovato... oggi neanche più quella. Deve farcela veramente o si ritroverò prepensionato in men che non si dica. Le prove libere svolte fino a questo momento ancora non hanno rivelato se tutto questo gran successo era un miraggio: bene venerdì mattina, male al pomeriggio. Anche questo non ci mette affatto di buon umore. E comunque questa divisa da gelataio non aiuta l'umore: ma che colore è mai il bianco? Dopo tanti anni di rosso, di fuoco, di passione, di babbi natali e di gabibbi, questo bianco sbatte un sacco. Ed è anche forse l'unico colore al mondo che indossato ingrassa più del rosso.
- Ricciardo. Trovarsi first-husband senza neanche capire da che parte è passato. Se solo fossimo all'anno scorso si ritroverebbe di diritto un bel N.2 sulla fiancata... già che siamo a quest'anno si porterà dietro un 3 e si può dire che non gli è andata neanche male. Il motivo per cui c'è curiosità nei suoi confronti è chiaro: l'ultimo talento formato in Toro Rosso ed assunto dalla sorella maggiore RedBull oggi è quattrovoltecampionedelmondo, mica chiacchiere. C'è anche da capire come se la caverà nei panni di Webber e se può essere per davvero il "nuovo che avanza".
- Magnussen. Figlio d'arte privo di una vera arte dal quale attingere, pare essere il nuovo Hamilton formato nei pulcini della McLaren ma nessuno ne ha ancora avuto le prove. Per adesso i tempi cronometrati hanno dato prevalentemente ragione a Button, ma è chiaro che le prove invernali e libere non contino più di tanto. Fosse per lui, almeno per questo primo anno, punterebbe anche ad un po' meno che ad un esordio alla Hamilton... l'importante (parlando per obiettivi concreti) e non replicare l'impresa di Perez. E poi, la domanda delle domande: c'è la possibilità che di Tooned se ne faccia ancora qualcosa?
C'è da dire che, per non essere neanche in pista, Webber è stato nominato un bel po' di volte in questo post.

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