lunedì 26 maggio 2014

Monaco 2014 - Gara

Wow! Wow! Wow! Weekend carico di colpi di scena e di colpi bassi alla faccia di tutti quelli che dicono che la Formula 1 ormai è morta. Non è morta se i suoi protagonisti si impegnano un pochino. Protagonisti indiscussi, oggi come non mai, Hamilton e Rosberg, quelli che fino a tre gare fa si dichiaravano tanto amici che una donna, o una gara, non avrebbe mai potuto compormettere tutto quello... ecco! Sono ai ferri corti. Che poi è un copione già visto: non più di due \ tre anni fa a casa McLaren. Quello che però non si saremmo mai immaginati è che Rosberg rispondesse per le rime.
Tutto incomincia in un soleggiato sabato monegasco. Già 15 giorni fa, a dirla tutta, gli animi non erano affatto dei più sereni... ma ancora si guardavano negli occhi. Più o meno la ragione sta nel fatto che Hamilton vinceva e Rosberg, suo malgrado, si accodava: tensioni ma gestibile. Arriviamo a Monaco... e tutti sanno che queste sono le strade di casa di Nico Rosberg: dovrà significar qualcosa! Tanto è che, giunti alla Mirabeau, un riflesso incondizionato lo porta a prendere la via del tabacchino invece che seguire il giusto percorso. Qualifiche interrotte poco prima della bandiera a scacchi e posizioni congelate: fato vuole che Rosberg in quell'esatto istante fosse primo e Hamilton secondo. Nelle menti di tutti quelli che sono abbastanza vecchi per aver già perso abbastanza week end delle proprie vite davanti alla Formula 1, torna quell'altro incidente-incidentale di Schumacher ai tempi in cui Alonso, botta di culo dopo botta di culo, stava tentando di minare tutte le sue iridate certezze. All'epoca i commissari valutarono che non si trattò affatto di un colpo di sonno improvviso... questa volta sì. Sono stati messi sotto lente di ingrandimento lui, l'altro, le immagini ed anche i parametri della vettura. L'inicidente è stato incidentale... e particolarmente conveniente. Hamilton non ci sta! Decide che se guerra deve essere guerrà sarà. Noi tutti abbiamo atteso un bel frontale al via ma siamo stati delusi.
Rosberg riesce a tenere la posizione, Hamilton non può far altro che aspettare la prima safety car e sperare. Al via Perez si prende a spallucce con Button: uno diventa un poster in Mirabeau l'altro continua per la sua strada. Nel frattempo Safety Car. Così, giusto per salutarla.
Vettel si lamenta alla radio: still no power! Lo chiamano ai box. Come on guys! Lo rimandano in pista. Torna ai box. Per lui il granpremio termina qua. Seguono 20 giri di nulla cosmico.
Ad un certo punto, dal nulla, l'auto di Sutil implode. Safery car per raccogliere quello che di lui è rimasto in pista. Folla in Pit lane: tutti dentro compresi Rosberg e Hamilton. Quest'ultimo riesce a fare un po' di polemica comunque... ma non è chiaro che cosa voglia esattamente. Vergne per poco non si spappola su Magnussen fregandosene altamente delle precedenze: per lui doppia punizione. Drive trought da parte dei commissari, e fumata bianca del suo motore da parte del destino. La gara termina, anche per lui, anzitempo.
Dopo cinque giri di safety car Kimi è costretto a rientrare un altra volta ai box: una Marussia (Chilton) - doppiata - lo ha tamponato e gli ha bucato una gomma. Fino ad un secondo prima se la spassava in terza posizione grazie all'ottimale partenza (ai danni del compagno di squadra) a questo punto precipita in pollesima posizione. Di lui si avranno notizie più avanti.
Rosberg ancora mantiene la propria posizione.
Al 58° giro ancora una volta implode un motore: è il turno di Bottas che fa fumo ed è costretto a fermarsi. In questo caso non c'è stato neanche bisogno della SC: una gru calata dall'alto si porta via l'autovettura indisturbata, mentre tutte le altre vetture, nei dintorni, continuano a gareggiare tranquillamente.
Autodistruzione mode-on anche per Gutierrez che si piroetta un pochino e poi si ferma con una gomma a terra nel posto più sbagliato che si potesse immaginare: contro ogni aspettativa, ancora una volta, non viene fatta entrare alcuna SC.
A 10 giri dalla fine i tempi di Hamilton tracollano e non si capisce come mai. La vettura sta bene... ma lui ha una cosa nell'occhio! I tempi continuano ad aumentare e lui alla radio chiede quale sia la distanza. Gli rispondono quanto manca ormai a Ricciardo per raggiungerlo, ribatte che non gli interessa! Vuole sapere di Nico! Ormai siamo a 7 secondi o una cosa del genere: non lo raggiungerà mai. Quello che non ha capito è che Ricciardo è il vero problema... tanto che arriverà a fine gara a mezzo secondo di distanza.
A pochi giri dalla fine sono tutti esaltati: Button supera Magnussen... Raikkonen tenta di fare altrettanto ma finirà per schiantare entrambi a muro. Entrambi dritti ai box: Magnussen rientra 10°, Raikkonen 12°. Proprio al rientro in pista Raikkonen segna il giro veloce. 
Festa grossa in Marussia dove Bianchi va addirittura a punti.

Nessun commento:

Posta un commento