lunedì 16 febbraio 2015

Waiting 2015 - 10 buoni motivi per cui non vedere l'ora che inizi.

1) Per assaporare il debutto di Vettel in Rosso. In sostanza, per capire se ci è o ci fa. Il dubbio è sempre stato alla base del pensiero di molti. Sebastian Vettel non è mai stato particolarmente simpatico al popolo italico. C'era un tempo, forse, in cui era il giovane figlioccio di Schumacher, in tuta Toro Rosso, che la maggior parte dei talent scout da divano della domenica, ancora ancora riconoscevano il suo potenziale. E' successo però che con quello stesso potenziale ha incominciato a vincere... ed ha vinto alle spalle di Alonso che, nello stesso momento, in Ferrari, veniva lodato come i lmiglior talento degli ultimi 150 anni, ma raccoglieva solo la polvere che gli altri lasciavano per strada. Eravamo ovviamente nel mondo in cui tutto quello che diceva la Ferrari - e che Alonso ribatteva come fosse stato la cassa di risonanza dell'addetto stampa locale - era oro colato ed entrava miracolosamente nella testa di tutti i funz: Vettel ha sempre e solo avuto fortuna. Il poveretto Fernando ha davvero investito tutto su questa posizione: ha dovuto pure riabilitare quella piccola peste insolente di Hamilton pur di marcare con ancor più decisione chi, secondo lui, ci sa fare e chi no. Venne tuttavia il giorno in cui Alonso chiuse con decisione il portone di Maranello... ma lo stesso portone venne riaperto dall'interno per far entrare Vettel. Il tifoso Ferrarista vede rosso come i tori: Alonso ha tradito e Vettel, unico vero salvatore della patria, è corso in loro soccorso. Improvvisamente tutto il talento infuso nel caro vecchio Zio Mickey è trasfuso nel nipotino. Improvvisamente quei quattro titoli mondiali non sono più rubati ma guadagnati sul campo. Improvvisamente, anche lui, ci sa fare. La domanda, a questo punto della vicenda è: la ragione dove si trova? Riuscirà Vettel a riportare in auge le sorti del cavallino rampante per giungere là, dove nessun asturiano è mai giunto prima?
2) McLaren, piccoli combina guai. E' davvero l'anno del riscatto? Da che si ha memoria, in McLaren se non combinano qualche pasticcio, sulla base del buon nome che si portano dietro, non stanno bene. Ci sono anni in cui le cose vanno meglio, anni in cui non riescono a vedere un podio neanche utilizzando il binocolo... ma a quando risale l'ultima vera annata dignitosa? Visto tutto ciò da cui è stata circondata, io non considererei particolarmente dignitosa neanche la vittoria di Hamilton nel 2008. Prima di quel momento c'è stata l'epica battaglia Alo vs Ham, prima ancora i fallimenti della conquista del mondiale di Raikkonen. Dopo di allora l'incapacità di confermarsi campioni del mondo nonostante le alterne fortune di Hamilton e Button... per poi giungere al tracollo definitivo con Perez, Magnussen e il caos manageriale di cui sono stati vittime. Per il 2015 un impegno concreto: l'inizio di una nuova era! Un nuovo partner... di cui sono già stati partner, un nuovo pilota... che hanno già avuto per pilota ed un nuovo contratto con un vecchio pilota... che ci tiene a precisare che, tanto vecchio, ancora non lo è. Riusciranno a soddisfare le aspettative?
3) Vergne, Gutierrez e tutti gli altri alla ricerca dello scalpo di Raikkonen. Non pare di andare contro ogni improbabile previsione, se si afferma che quest’anno, probabilmente sarà l’ultimo di Raikkonen in Formula 1. Ormai l’età avanza, Lui non pare aver mai reso dichiarazioni di volontà di resistenza nella massima serie finchè sciatica non ci separi, se ne è già andato una volta perché gli facevano girare le scatole, se ne è andato via la seconda perché non lo pagavano… alla fine del 2015 gli scadrà il contratto in Ferrari. Che succederà? Quei folli strateghi in rosso glielo rinnoveranno, certi che come lui nessuno al mondo o lo ringrazieranno molto per il lavoro svolto sino a questo momento e lo lasceranno alla sua strada? E Lui, firmerà con un team di quarta lega pur di non andarsene o gli basterà la liquidazione di Maranello? Fin quando tutte queste domande non troveranno una risposta, i giovani rampolli di rosso vestiti, molti dei quali neo-assunti e, per questo motivo, inspiegabilmente convinti che sia stato solo per il loro super talento e non per gli sponsor che si portano appresso, si stanno già fregando le mani, certi di poter facilmente essere immessi al suo posto. Davvero davvero commoventi le parole che tutti questi stanno lasciando ai giornalisti incuriositi dal loro futuro: sono certi che quello sia il posto giusto dove veder fiorire la loro carriera. Non hanno capito che in quel di Maranello non funziona così? Chiedere a Badoer per ulteriori chiarimenti.
4) La rivincita di Rosberg o la ri-ri-conferma di Hamilton? Il 2014 è stato l'anno della Mercedes. Ha dominato qualunque cosa: la classifica piloti, la classifica costruttori, la classifica pole position... ed anche la classifica dei peggio gossip del paddock. Altrove si sono impegnati molto nel tentativo di far parlare di se... ma solo e soltanto delle pivellate in confronto alle eterne lotte tra i due eterni amici \ nemici. Hamilton e Rosberg. Due che sono stati in grado di saltellare abbracciandosi dopo un'epica battaglia alla seconda gara... e che ancor prima del giro di boa del campionato si erano già tamponati almeno un paio di volte. Per entrambi un lauto bottino li aspettava a fine mandato: per uno la consacrazione a vero pilota, giusto per smettere di essere il figlio di papà, più adatto a comparire sui tabelloni pubblicitari che dietro al volante, per l'altro la dimostrazione che quanto fatto sino a questo momento non è stato solo fumo ma anche arrosto. I casi sono due: questo 2015 servirà a Rosberg o per riscattarsi o per trasfromarsi definitivamente in Mark Webber.
5) Felipe Massa: barcolla ma non molla. Giungerà qualche soddisfazione? Ammettiamolo: il passaggio in Williams poteva andare molto peggio. Molto, molto peggio. C'è da ringraziare la fortunata riuscita della vettura 2014, che sarebbe potuta riuscire anche meglio con due piloti dotati di un po' più di forza di volontà... in ogni caso, guardando la faccenda dal punto di vista di Pippo Massa, dopo essere stato archiviato dal Team di Maranello poche erano per davvero le possibilità di riuscire a trovare ancora una volta un posticino da occupare in un team medio-dignitoso e di riuscire a portare a casa qualcosa. Sia chiaro: per buona parte della stagione il compagno di squadra è parso riuscirgli a mangiare gli gnocchi in testa. Con una zampata finale gli si è accodato in classifica iridata, giusto per dimostrare che quando ne ha voglia ancora qualcosa lo riesce a combinare. Poi c'era anche il fattore Brasile... e quello lo risveglia sempre dal torpore. In una sola stagione si è aggiudicato tre podi: molto più di quanto fatto nelle ultime tre stagioni in rosso... eppure l'ultima vittoria risale ancora al 2008. In Brasile. Che poi fu la gara durante la quale perse il titolo mondiale all'ultima curva. La vicenda potrebbe essere letta in due ottiche differenti: la prima lo vedrebbe ancora turbato per quell'evento... e per il grave incidente ungherese della stagione successiva. La seconda spiegherebbe l'accaduto con l'arrivo di Alonso in Ferrari e la definizione di tattiche di gara dello spessore di Fernando is faster than you. In questi ultimi anni di carriera riuscirà a trovare un po' di pace interiore?
6) But vs Alo, nell'attesa del giorno in cui la smetteranno di esprimersi per comunicati stampa. Si attende anche con impazienza che la smettano di rievocare le grandi figure del passato e inizino a dirsi le cose in faccia. Gli scenari possibili sono due: o la nuova era della McLaren risulterà essere l'ennesimo buco nell'acqua del team inglese e, così come fu lo scorso anno per la compresenza di Alonso e Raikkonen nello stesso team, i due non sentiranno eccessivamente la presenza l'uno dell'altro e continueranno a vivere felici e contenti... finchè motore turbo non li separi. Oppure la vettura darà l'impressione di riuscire a combinare qualocsa di buono... ed ognuno dei due vorrà la propria fetta di torta. Uno non ama particolarmente il gioco di squadra e la divisione dei profitti, l'altro ha atteso questo momento per anni e per fare la seconda guida non è più tempo nella sua vita.
7) Nuovo capitolo della saga Hamilton vs the PussicatDoll. Ormai era quasi un anno che non avevamo più aggiornamenti della telenovela. Piccolo riassunto delle ultime puntate: i due da anni hanni portano avanti una delle relazioni più travagliate della storia... nulla di eccezionale se non fosse che tutti questi alti e bassi hanno, da sempre, avuto riflessi anche sul rendimento in pista del pilota. Per andare solo alle vicende più recenti: nel 2013 la rottura pare definitiva, Lui (che in fondo è un gran romanticone) le dedica in mondovisione l'unica vittoria della stagione... Lei non reagisce. Alla base della rottura (le solite malelingue dicono che) c'è la volontà della PussycatDoll di accasarsi e generare prole. Lui, neanche a dirlo, si ostina ad essere del parere avverso. Questa faccenda si è già riproposta non so quante volte... inutile dire che nessuno credeva veramente che i due avrebbero retto la separazione a lungo. Infatti.
Prima ancora dell'inizio della stagione 2014 le due anime in pena parevano essersi messe il cuore in pace... e qualcuno addirittura considerata per fatta la grande dichiarazione, con tanto di brillocco di diamanti, da parte del pilota inglese, in grado di far capicollare nuovamente ai suoi piedi la sua personale PussycatDoll. La scorsa stagione è scivolata via tranquilla e serena... Lei è stata un po' meno presente a bordo pista a causa dei moltissimi impegni di lavoro che la hanno tenuta nella maggiorparte dei casi dalla parte opposta del globo terrestre, ma i festeggiamenti dell'ultimo GP non hanno lasciato adito a dubbi: in casa Hamilton tutto fila liscio come l'olio. Almeno fino alla successiva tempesta. Giunta, inesorabilmente giunta, insieme alle solite voci che vedono nelle solite ragioni il motivo della rottura. Ovviamente neanche a questo giro credo veramente nella separazione. Il copione si sta già riproponendo da capo: i due si mollano, ognuno dichiara che questa volta è per sempre, Lei parte per qualche zona sperduta del mondo in completa solitudine (a questo giro sono le filippine), Lui viene paparazzato all'uscita di qualche locale in compagnia della belloccia di turno. La scorsa volta era Rihanna, questa volta una con la french manicure. La french manicure! In attesa di aggiornamenti.
8) Back to the racetrack. Dopo aver visto e rivisto il trailer, c'è solo una cosa che mi viene da dire: OMG! Lo voglio vedere: subito. Con quel senso dell'orrido che mi porta a volere ardentemente vedere tutto quello che potrebbe seriamente rivelarsi la peggio porcata degli ultimi anni, voglio assolutamente vedere il primo episodio di questa "cosa". Non trovo il nome adatto. C'è da ricordarlo: la McLaren è la patria di Tooned, il cartone animato, partito come tale, mandato in onda prima di ogni gara dalle rete inglese... e rimbalzato sulla rete come se fosse il fenomeno mediatico dell'anno... è finito amaramente nel dimenticatoio dopo il terzo cambio di protagonisti e dopo essere declassato a semplice scusa per l'ego degli sponsor. Adesso l'idea pare essere quella di veder recitare direttamente gli stessi piloli... ed il risultato pare già essere imbarazzante. Imbarazzante per le doti recitative di almeno uno dei protagonisti (sul perchè muova animatamente le mani come a voler spiccare il volo è già stata aperta un'inchiesta?) e per quello che seriamente potrebbe uscirne fuori... se davvero davvero davvero si vuole andare a violentare? profanare uno dei mostri sacri della cultura contemporanea come Ritorno al Futuro. Nel frattempo, non ci rimane altro da fare se non cogliere i messaggi subliminari: come andrà con la nuova vettura ancora non è chiaro... nel caso potranno sempre finire le gare in skateboard! Ha quattro ruote anche quello, no?
9) Per poter tornare a scommettere entro quale giro Maldonado si renderà protagonista del prossimo incredibile incidente in gara. O anche in qualifica, perché qui non si butta via nulla. A chi come me è solita girovagare per social network alla ricerca di qualche succosa verità, non sarà di certo sfuggito tutto quel sottobosco di utenze fake che mettono in scena teatrini molto spesso gustosi. La faccenda è molto meno macabra di quanto possa sembrare detta così: tutti questi profili, per non dare adito a dubbi, molto spesso hanno nello stesso nick name la parola 'fake' o qualche altro elemento indicativo della non originalità dell'utenza. Lo scopo è quello di parodizzare, fare ironia, scherzare, rimbalzare notizie: molto spesso è tutto particolarmente innocuo. Quando partono le faide tra i fake rivali magari può capitare di domandarsi se ci sono o se ci fanno, ma giusto in quell'occasione.
In realtà dentro a questo mondo ci sono molto meno di quanto possa sembrare: gli unici due profili - incontrati sino a questo momento - che ho mai ritenuto degni di nota sono @theFakeKimi, in grado di mettere in luce la vera essenza di Raikkonen riportando sue dichiarazioni... o traducendo in KimiPensiero quello che non ha detto ma avrebbe tanto voluto dire, e (not really) Mr E. anche detto @BoredBernie, quali sono i passatempi di un povero piccolo multimilionario del giorno d'oggi, giunto al punto di essere più deriso che ammirato? Prendere in giro tutto e tutti quelli che lo circondano... perchè per quanto vecchio, rimbambito e deriso dai più, è solo e soltanto lui che tutto muove e tutto comanda. E gli altri sono solo pedine. Una delle trovate più divertenti è quella di portare i suoi seguaci, prima dell'inizio di ogni gara, a scommettere entro quale giro Maldonado ne farà una delle sue. E per quanto Maldonado di sforzi, al di là dei finti profili che complottano contro di lui, ad ogni gara è in grado di regalarci qualche sua perla di saggezza. Nel mondo in cui la meritocrazia regna sovrana... ma se hai degli sponsor ben piazzati è meglio, Maldonado, incredibilmente, anche per il 2015 ha visto confermato il suo posticino in Lotus. Interrogato recentemente sulla faccenda, ha dimostrato di averci pensato un po' su sul motivo per cui è sempre coinvolto in questi incidenti. Il problema è che non si è dato una risposta... e, se queste sono le premesse, io non vedo l'ora di poter tornare a scommettere.
10) Ricciardo prima guida RedBull: l'erede di Vettel? Questo potrebbe seriamente essere l'hanno di Ricciardo, quello in cui si disfa delle vesti di novellino e dimostrerà se è pronto per essere annoverato tra i protagonisti della Formula 1 che, tra 10 anni, ancora vedremo comparire sullo schieramento, certo di poter ancora dire la sua... o se fra 10 anni guardando le foto di gruppo di questa stagione, lo confonderemo tra la folla e non ci ricorderemo neanche di lui. Che poi... magari fra 10 anni sarà stato come un Barrichello qualsiasi, scorrazzerà ancora in qualche team non degno di nota, o forse avrà già vinto qualche titolo mondiale e si gratterà la pancia vivendo di rendita. Ma questo è l'anno della verità: niente più scusa di essere in Toro Rosso per essere svezzato, niente più scusa di essere appena arrivato in RedBull e dover prendere le misure. Le tre vittorie dello scorso anno sono state solo la premessa per qualcosa di buono o andrà a finire come un Montoya a caso? I team potrebbero seriamente incominciare a sgomitare per averlo con se.

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