sabato 14 marzo 2015

FormulaGossip - Australia 2015

Questo campionato 2015 si accingeva a partire con un paio di pregiudiziali di merito. C'erano molte domande in sospeso che non aspettavano altro che le prime battute per trovare risposta. Per esempio:
1) La Marussia c'è o non c'è?
2) Van Der Garde dove ce lo mettiamo?
3) La McLaren sarà pronta in tempo?
Mettiamola così: non tutti i nodi sono giunti al pettine. Non tutte le domande hanno trovato risposta... il che è ancora inquietante.
Partendo dalla prima. Sapere se la Marussia ci sia o non ci sia non dovrebbe essere la domanda del secolo: è apparsa in pista? Sì\no, comunque la si metta la risposta dovrebbe essere facile... invece no. Perchè in pista non ci sono scesi, ma i meccanici e le vetture al box erano ben presenti. A differenza del solito, dove lavorano i primi 15 minuti, giusto il tempo di far passare il tempo della Q1, a questo giro non hanno avuto impedimenti di sorta a guardarsi l'intera sessione di qualifiche da una posizione privilegiata. I meccanici tutti ai posti di combattimento ma nessuna traccia dei piloti. Nessuna traccia neanche dell'intenzione di volerci essere. Dove sono? Che fine hanno fatto? Chi li ha visti?
Anche la seconda domanda non ha trovato accoglimento. O almeno, alla base c'è proprio una domanda che ha trovato accoglimento: quella di Van Der Garde di essere reintegrato sul posto di lavoro, una sorta di articolo 18 della massima serie, accolta dalla Corte Suprema con un tempismo tale da far quasi sfigurare la giustizia italiana. A pochissimi giorni dall'inizio del campionato, infatti, è arrivato il verdetto: il contratto è chiaro e non può essere aggirato. Van Der Garde deve correre, ma con due vetture costruite ad immagine e somiglianza dei due ufficializzati Sauber, quello che tutti si sono domandati è stato: mo' questo dove ce lo mettiamo? Mica si può mandare in pista una terza vettura, mica possiamo mandare a casa uno dei due, con grande rivolta degli sponsor che si sono portati dietro e ripercussioni economiche per tutti. Mica li si può far correre tutti e tre a rotazione. I piani alti Sauber lo hanno detto fin da subito: proporremo appello!  Ma se lo sono rimangiai nel giro di mezza giornata. Anche volendo, dicono loro, mandarlo in pista così non sarebbe sicuro per lui e per tutti gli altri in pista. Chiacchiere totalmente inutili, visto che, dopo aver fatto tutto 'sto casino, Van Der Garde non ha neanche rinnovato la Superlicenza. A tutti quelli che si stanno chiedendo perchè non è sceso in pista e dove sia finito: in coda alla motorizzazione. Tranquilli, prima o poi ne esce.
Se ci sono domande che non hanno trovato risposta... altre le hanno trovate. E per certi punti di vista è inquietante pure quello. Il punto di vista è ovviamente quello della McLaren.
Per molti di quelli che hanno preso parte a queste qualifiche si è trattata di una sessione da rovesciamento di bile. Là dove c'erano solo tre posti a disposizione, sarebbe stato davvero un grande traguardo quello della McLaren che è riuscita ad occuparne ben due con entrambe le sue vetture... se solo non si fosse parlato delle ultime posizioni della Q1 che destinavano gli esclusi all'oblio. Roba che non si sono meritati neanche un'intervista da parte di Stella Bruno. Niente, solo l'indifferenza dei media e la vergogna di fronte al proprio pubblico. Scene che Alonso avrà sicuramente visto alla tv... Tirando craniate al muro nella disperata ricerca di dimenticarsi un'altra volta di lavorare proprio per loro. Se la domanda era: la McLaren sarà pronta  in tempo? La risposta mi pare, ovviamente, no! Soprattutto perchè, gli stessi momenti, un poco più in là, la Ferrari stava combattendo ad armi pari con la Mercedes per la testa della classifica.
Passando agli altri in stato d'ittero.
1) Ferrari in grande spolvero: molti volti nuovi al muretto, buoni i tempi per entrambi i piloti nell'intera sessione di qualifiche... fino ad arrivare all'ultima bandiera a scacchi con, ancora una volta, una Ferrari in quinta piazza. Allora non è cambiato niente!
2) Ricciardo avrebbe voluto replicare scorso anno, magari non la parte finale della squalifica, ma anche solo la partenza in prima fila non sarebbe stata affatto male. Senza più Webber tra i piedi è ormai il grande eroe di casa... ma c'è mancato veramente poco perchè la Toro Rosso non faccesse meglio delle sorelle maggiori Red Bull.
2) Rosberg, con evidentemente sfogo allergico in viso, ancora una volta rimane accodato ad Hamilton. Per quanto l'inglese ci abbia abituato alla sua boria, quest'anno non era sembrato voler partire con la vittoria in tasca. Forse non era neanche lui veramente convinto di avere la vettura migliore dello schieramento sotto al sedere. Poi sono iniziate le qualifiche e tutto è stato chiaro. In Q2, dopo aver strappato un tempo che gli altri si sarebbero sognati di riuscire ad ottenere, è addirittura sceso dalla vettura prima dello scadere del tempo a sua disposizione, per andarsi a fare un giro nelle retrovie. Così, giusto per non far capire ai competitors di temere la sfida. E così fu: Lewis in pole, Nico in scia. Allora non è cambiato niente!
3) Vettel quasi terzo ma pippato da Pippo. Pippo Massa, l'uomo che per quante divise potrà cambiare nella sua vita rimarrà sempre dentro al personaggio, un po' come Dawson Leary, l'ex ferrari che all'ultimo battito di ciglia della Q3 agguanta il podio virtuale della qualifiche al nuovo-ferrari, per un attimo illuso di poter godere sin dalla prima gara quel minuto di celebrità, nell'attesa che il suo nome venga scritto tra quelli degli uomini che hanno riportato in auge il prestigioso marchio del cavallino. Per ora missione rinviata.
4) Bottas vorrei ma non posso ma riesco a scavare buche in giardino, fin troppo speranzoso, sin danno scorso anno, che possa finire in fretta l'era della gavetta perchè possano avere inizio le vere competizioni, nella speranza di farsi vedere da qualche top team già dalle prime battute di questa stagione 2015 pare strafare: tenta di acciuffare un buon tempo in qualifica, finisce nel verde a zappare la terra. Cronaca vuole che stia rischiando di perdersi la gara per un certo dolorino alla spalla che ne è conseguito. 
-:-
Come non concludere questo primo post della stagione senza tornare salutare (con un cordiale saluto, ovviamente) anche il trio medusa della telecronaca Made in Rai, gli uomini che non devono chiedere mai, anche perchè non lo saprebbero fare in inglese, i tre caballeros di tutti i paddock. Come non dare loro il bentornato riportando la prima perla di saggezza della stagione, il primo lapsus mazzoniano:
"Hamilton, campione del mondo in camera"

Nessun commento:

Posta un commento