giovedì 25 giugno 2015

I 10 fatti buffi di Austria 2015

1. Raikkonen vs Alonso... Insieme appassionatamente vs la mala suerte. L'accartocciamento dei due ex compagni di squadra Ferrari è qualcosa che, seriamente, ci ricorderemo negli anni a venire. Se non altro per la composizione artistica, modello installazioni di Milano, che i due sono riusciti a creare, senza neanche troppo sforzo. Se non altro per le dichiarazioni post gara rilasciate dai due. Soprattutto da Raikkonen: com'è stato avere la vettura di Alonso che ti sfiorava la testa? In effetti, non proprio l'ideale. Tutto bene quel che finisce bene: entrambi usciti dalle rispettive vetture con le proprie gambe.
2. Vettel vs il cambio gomme. Mentre Raikkonen si autoeliminava dalla competizione (anche da quella per il rinnovo del contratto per il prossimo anno) Vettel stava cercando di dare il meglio di se per dimostrare che, comunque, la Ferrari resta e resterà almeno un passo indietro alla Mercedes sino alla fine dell'anno. Le cose non gli sono andate molto bene quando, per il cambio gomme, fortunatamente il primo e unico previsto per la gara, il box gli ha rovinato il pit-stop, impiegandoci una vita a per la posteriore destra e farneticando cose senza senso in termini di "bulloni aggressivi" e fantasticherie di questo genere. Costretto a scendere dal podio, si è accontentato della quarta piazza.
3. Massa vs il cavallino rampante. Felipe non ha mai accettato particolarmente l'idea di essere stato defenestrato dalla Ferrari. Lo sappiamo. Ha provato a metterci una pezza sopra elemosinando un posticino in Williams, senza un vero perchè, ma lo sappiamo tutti dove è rimasto il suo cuore. Ed anche lui lo ha chiaro. Mica per niente ha preso la mira ed ha tirato.

4. La gang del bosco vs Rosberg. Sono anni che parlo della gang del bosco, anche se il mondo sta sottovalutando il fenomeno. Non è chiaro esattamente come la gang sia nata ma è chiaro a tutti come operi: individua un soggetto debole \ in difficoltà e, se riesce, ci sia accanisce sopra. Vedi ad esempio la disavventura del sabato di Nico Rosberg, quando finisce insabbiato nel mezzo del nulla: tutte le telecamere del mondo che lo fissano, tutta la cialtronata delle foto di rito post pole che aspetta solo lui... e lui costretto a farsela a piedi, senza nessuno che osasse andarlo a prendere per velocizzare le operazioni, durate minuti che son sembrati eterni... mentre i due gangster lo fissavano alla TV e ridevano... per poi sparire nel momento in cui finalmente è arrivato.
5. Rosberg vs una gioia composta. Qui si ride e si scherza ma, tra una cosa e l'altra Rosberg paga soli 10 punti di ritardo dal suo compagno di squadra. Una cosa da niente se si pensa a quante gare manchino ancora alla fine della stagione. Una cosa da niente se si pensa che, fino a questo momento, in Mercedes sembrano essere stati baciati dalla dea bendata della buona sorte nell'affidabilità tecnica. E' un attimo che la ruota giri. Non si tratta di portare sfortuna, è una mera questione statistica. Poi magari la ruota gli girerà a sfavore come l'anno scorso. Chi può dirlo? Per ora però si festeggia, si festeggia la vittoria meritatamente guadagnata sul campo, con una classe ed un brio da far quasi rimpiangere i tempi dell'harem monegasco hamiltoniano.
6.Vecchie glorie vs moderna Formula 1. Quando le vecchie glorie, chiamate ad esibirsi come scimmiette ammaestrate prima della gara, attirano l'attenzione più di quanto abbia fatto la gara stessa... ecco... forse c'è qualcosa che non va. Ma lo dico così... mica per accusare qualcuno.
7. Jenson Button vs la mala suerte. 25 posizioni di arretramento in griglia nel vano tentativo di aggiustare una vettura che dopo 4 giri netti ha alzato bandiera bianca ed ha dato la resa. In sostanza mi sembra un grande affare. Senza neanche essere coinvolto in una carambola epocale che lo renderà immortale agli occhi del mondo.
8. Maldonado vs i sorpassi fortuiti. Non c'è gara che Dio ci manda in terra che Maldonado non riesca a dare spettacolo. Anche quando non gli esplode la macchian da sotto il sedere. Anche quando riesce a non andarsi a schiantare contro niente e nessuno. Però ci va vicino. E' un pilota che fa scintille in pista. E non sto parlando per metafore.
9. Bottas vs Hulkenberg. O per meglio dire: Bottas & Hulkenberg vs ma chi te lo ha fatto fare? Simpatico testa a testa tra il pilota della Williams e quello della Force India che, a detta dei più, non è stato solo un sorpasso. Non è stato solo un inseguimento, una battaglietta, un sorpasso tentato, sperato, forse riuscito, chissà chi può dirlo, io neanche mi ricordo come è andata a finire quella storia. E' stato una lotta virtuale per la conquista del seggiolino di Raikkonen in Ferrari. Non che io mi ritengo qualcuno per poter smetire questi grandi saggi del pensiero... ma tutta questa fatica per ottenere un posto come ruota di scorta di Vettel? Ma che, davvero?
10. Hamilton vs le buone maniere. Più in spolvero che mai una versione di Lewis Hamilton in versione io tengo moltissimo alla squadra, mica solo a me stesso, sono in grado di fare un complimento a Nico, mica mi hanno costretto a scrivere questo tweet.

Nessun commento:

Posta un commento