domenica 15 novembre 2015

FormulaGossip - Brasile 2015

Benvenuti in Brasile... là dove normalmente accadono le magie
Per quest'anno il potenziale magico in effetti pare un po' depotenziato, grazie alla prematura vittoria del titolo mondiale da parte di Hamilton, ma anche grazie ad una serie di altri fattori che andrò di seguito brevemente ad illustrare:
1) Questo mondiale sta durando troppo: giunti in Brasile sinceramente non ne posso più, è stato lungo, stressante, noioso e deprimente nella giusta misura per cui potrebbe essere assolutamente lecito chiudere i battenti e darci l'appuntamento al prossimo anno;
2) Chi aveva qualcosa da dare lo ha già dato, chi non c'è riuscito è tranquillamente inutile che ci provi ora. E chissene del fatto che pure in Manor hanno tentanto un cambio di pilota dell'ultimo istante, con Rossi al posto di Merhi, che in ogni caso non potrà in alcun modo fare la differenza;
3) Priva di interesse sta anche diventando la "lotta" per la seconda posizione iridata tra Rosberg e Vettel. In ogni caso Alonso, mille anni fa, quando prediceva che la Ferrari, anche quest'anno, non sarebbe potuta andare meglio di una seconda piazza, ha dimostrato di aver ragione. Non è chiaro se sia sempre dell'idea che meglio ultimo che nuovamente in quella posizione "imbarazzante" di chi si vede soffiare il titolo per un soffio... comunque, duole ammetterlo ma è andata così. Al massimo. Poi se anche la dovesse sfangare Rosberg la sua posizione nel team non ne troverebbe giovamento alcuno. Webber era, Webber rimarrà.
In breve tutto quello che è successo negli ultimo 15 giorni:
1) Valentino Rossi ha bisticciato con Marquez. O forse con Lorenzo. O forse Lorenzo ha vinto il titolo mondiale mentre Valentino litigava con Marquez, che giocava a fare il Timo Glock della situazione. E poi c'era un altro pilota spagnolo, che guida una Honda, ma che non è Alonso, perchè quella Honda non lo ha abbandonato a bordo pista prima ancora di iniziare a giocare. Ad ogni buon conto: qui c'è stata la gara più seguita, attesa e chiacchierata dell'anno, e non è stata una gara di formula 1. Io stessa ho seguito, per la prima volta una gara di moto GP, e non appena avrò modo, tempo e possibilità giuro che ne voglio lungamente parlare.
2) Susie Wolff ha appeso il casco al chiodo: annunciato il ritiro dal mondo dei motori dal prossimo anno. Gossip non confermati la vorrebbero alla guida di Top Gear... già che ancora per un po' è sfumata l'idea di farci andare Button.
3) L'annuncio ha bruciato giusto di qualche giorno il grande colpo di scena che anche Wurz si stava preparando da tempo: il ritiro dalle competizioni. Solo che a sto punto ci eravamo già tutti spellati le mani in onore di Susie... e di lui non è interessato niente a nessuno. Tranne che a Button, amichetto di merende e giretti in bicicletta monegaschi. Per chi se lo stesse chiedendo: sì, Alex Wurz è ancora in attività nel gran bel mondo del WEC (per i non addetti ai lavori: quel buco nero in cui precipitano tutti gli ex piloti di Formula 1, dopo che l'uscita di emergenza chiamata "NASCAR" si è ostruita al passaggio di Montoja). In compenso c'è già chi scommetterebbe di vederlo il prossimo anno al muretto della Manor.
4) E' una mia impressione o con tutte le novità che si sta apprestando a portare la Manor, c'è seramente la possibilità che il prossimo anno vada meglio della McLaren?
5) La Pirelli ha presentato il nuovo arrivo previsto per il 2016: il pneumatico supersupersupersoft, si taglierà con un grissino ed avrà la banda viola. Per testarle, tutti i piloti sono chiamati a raccolta il 1° dicembre ad Abu Dhabi.
6) Jenson Button ha confermato la sua presenza alla RaceOfChampions di quest'anno. Non si registrava la sua presenza dal 2009, ancora in preda alla sbornia collettiva per la sua vittoria mondiale... però si sa, in tempi di vacche magre...
7) Tra tutti i disastri che Hamilton poteva combinare, in questi ultimi 15 giorni è riuscito a combinare il peccato più mortale di tutti. Gli hanno perdonato ogni nefandezza, dalla doccia di Champagne all'hostes cinese, ai balletti con Rihanna al carnevale di Rio. Gli hanno perdonato persino i capelli biondo platino, già archiviati in ogni caso. Poi si è permesso di chiosare davanti alla santità indiscussa di Nostro Signore Michael Schumacher che non sta nell'alto dei cieli solo perchè è troppo superiore per diventare Beato in un modo tanto banale... e lo hanno massacrato.
8) In McLaren si comportano un po' come se questo fosse il loro ultimo Gran Premio e non intendessero neanche presentarsi ad Abu Dhabi a racimolare la definitiva figura emmè della stagione. Diversamente non si spiegherebbe l'anticipazione della foto di classe, scattata e divulgata già alla vigilia del gran premio brasiliano. Note a tale proposito: ma donne? No, perchè è inutile che si parli tanto di aprire le porte alle donne quali piloti di Formula 1, se anche dietro alla quinte non se ne ha traccia... se non scarsissima e sbiadita. No, Jessica Michibata, anche se è sempre nei box non conta. Seconda nota: ma Kevin Magnussen? Verrà aggiunto con photoshop sulla quarta ruota?
Rimandendo in tema McLaren, ed anticipando l'argomento qualifiche, le statistiche parlano chiaro: sul circuito di San Paolo do Brasil il team più vincente è la McLaren, con 12 vittorie al suo attivo... più una. Quell'una in più bonus non vuole di certo insinuare nulla di irriverente circa la combo del double trouble 2007 o con riferimento al primo premio per il maggior numero di arretramenti sulla griglia di partenza ottenuti quest'anno. Qua si va altre: a quel filo di goliardia e autoaccettazione dimostrata per l'intero fine settimana dai due piloti: tre titoli mondiali in due ed una debacle totale alle loro spalle. Autorassegnati all'idea di non essere più dei piloti ma dei meme, pronti \ confezionati e messi a disposizione del proprio prossimo on the world wide web. In ogni luogo, in ogni lago, nei 5 continenti, in 32 lingue parlate. Si è reso liberamente anticipatore di quanto sarebbe accaduto Fernando Alonso, dopo che la sua vettura ha iniziato a prender fuoco nel bel mezzo delle prove libere del venerdì. Le telecamere irrispettose di mezzo mondo lo hanno immortalato seduto sul ciglio della strada, accasciato sul guard rail come un mendicante, intento, in realtà, ad impesonare un installazione artistica di particolare interesse emotivo: un uomo alla frutta, un pilota in difficoltà.
In qualifica le cose non sono andate eccessivamente meglio. Neanche il tempo di scendere in pista ad Alonso viene intimato minacciosamente: Fermati immediatamente! Non sono più abituati a vederlo fuori dal box. Giusto perchè gli ingegneri possano incominciare a farsi il callo, il buon Fernando, dopo aver abbandonato la vettura tra le mani dei commissari, che a questo punto dei giochi hanno sicuramente più dimestichezza con il veicolo del suo legittimo titolare, si ferma a gozzovigliare un po' per i prati. Più o meno là, dove sorgeva la casa della nonna di Barrichello. Trova una sedia, si accomoda per seguire le qualifiche da una prospettiva privilegiata. Nella pausa tra Q1 e Q2 si allunga e prende il sole. Poi finalmente qualcuno lo va a prendere e lo riporta a casa per le operazioni di rito. E' proprio a quel punto che deve aver incontrato Button, fresco fresco di una 17esima piazza di tutto rispetto, con il quale parte il momento goliardia. Non che ci spieghino come, ma trovano la strada aperta per il podio, salgono su e si fanno scattare una foto sul gradino più alto. La telecamera inquadra il fratello di Pippo Massa che se la ghigna ed il mondo in quel momento è unanime: Who cares about Q2! Questi due hanno dato spettacolo, mica come quelli in pista intenti a far finta di lottare per la pole position.
Dalla viva voce di Jenson Button: "I'm not sure if we'll get in trouble for that, but it was a lot of fun!" (trad: non sono sicuro se finiremo nei guai per questo, però è stato molto divertente!). Amen.
Anche la regia internazionale pare confusa: è talmente poco abituata a vederli ormai che inverte anche i nomi.
Nel frattempo in pista Rosberg conquistava la pole position, davanti ad Hamilton e Vettel. Quante novità.
Statistiche alla mano: pare che sia la prima volta che, nella sua carriera, Rosberg guadagna cinque pole di fila. In tutto questo Hamilton vede rosso come i tori: questo gran premio brasiliano è stregato: per lui mai una vittoria, pur a vendoci vinto un Gran Premio. Ciao Timo.

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