sabato 26 marzo 2016

I 10 fatti buffi di Australia 2016

1. Il nuovo format delle qualifiche, che è già vecchio format... ma che forse ancora per un po' rimarrà nuovo format. Chi può dirlo. Questo format non è mai piaciuto a nessuno... tranne che alla sottoscritta. Era ovvio che, dopo essersi opposti ai poteri forti, per il solo gusto di opporvisi, i team avrebbero fatto carte false pur di dimostrare di avere ragione. E così è stato: hanno mandato al diavolo le qualifiche solo per avere ragione. Hanno mandato al diavolo le qualifiche e non hanno neanche tentato di capire ed adattarsi al nuovo meccanismo. Hanno mandato al diavolo le qualifiche... e non hanno avuto ragione. Perchè se i poteri forti sono davvero forti una ragione ci dovrà pur essere: hanno sempre ragione loro, quindi anche in Bahrain andremo avanti con questo nuovo meccanismo. Neanche li avessimo obbligati tutti ad andare in guerra a combattere per la pace nel mondo.
2. Il volto di Hamilton, quando è stato sorpassato al via. 
In fatto di autostima Lewis Hamilton è sempre stato ben messo, da quando è tornato a vincere qualcosa non lo ferma più nessuno. Da quando ha iniziato a subodorare tracce di terzo titolo mondiale ha dato il meglio di sè... per non parlare dei festeggiamenti, durati tre mesi, post vittoria del terzo titolo. Con un ego del genere e dopo la conquista della pole della prima gara della stagione... deve essere stato un colpo vedersi sfuggire la posizione in meno di un secondo dopo l'inizio della gara. Dalla pole position alla sesta piazza in men che non si dica... ovviamente non possiamo dire con assoluta certezza se si sia trattato di un vero "fatto buffo", ma credo che aver potuto dare una sbirciatina sotto a quel casco in quel momento avrebbe offerto grandi soddisfazioni.
3. Webber, docciato sul podio mentre fingeva disinvoltura con il suo ex compagno di squadra. Non lo ha mai negato: Webber non ha mai sopportato il suo più giovane quattro volte campione del mondo compagno di squadra ai tempi della Red Bull, Sebastian Vettel. Eppure eccolo lì: piazzato sul podio a fare interviste, come un David Coulthard qualsiasi, con quel piccolissimo brivido di soddisfazione per la vittoria mancata del neo ferrarista, a fingere disinvoltura e simpatia nei suoi confronti. Probabilmente pensava di avere la situazione in pugno... poi è finito comunque docciato. Come un David Coulthard qualsiasi.
4. Alonso, fatto mandare dalla mamma a prendere il latte. Ci sono almeno due cose che ripeto dall'era dei tempi. Certe volte mi rendo conto di essere pure un po' noiosa... ma almeno ho la prova che io, queste cose, le ho sempre dette. 1) Fernando Alonso non è in grado di fare un sorpasso. E qua inserisco a caso un saluto a Petrov, che mi sta leggendo, in italiano. 2) Fernando Alonso ha un culo spaventoso. Intendo fortuna, non lo si legga per nessuna ragione al mondo come un complimento, anche se di scarsa eleganza. Dico proprio che è sempre stato molto molto fortunato. E, tanto per cambiare, domenica scorsa ho avuto la dimostrazione di avere ragione. Perchè, lo devo confessare, poco prima di sedermi sul divano a vedere la gara, per caso, credo con una posata, non credo con un coltello, mi sono fatta un taglietto al dito: ho sanguinato per 15 - 20 minuti buoni. Ho creduto che mi dovessero amputare il dito. Fernando Alonso, ha tentato di fare un sorpasso, non sapendo farne ha fatto un casino e... dopo tutto quello che è successo ne è uscito con le sue gambe. E si è messo in piedi. A camminare. Senza andare a vomitare la bile in un angolo. Senza neanche un graffio in corpo. No, vabbè, parliamone. 
A parte il dettaglio che lo sanno tutti che, dopo un trauma, di qualunque genere e tipo (escluso giusto il mio incidente con la posata che proveniva da destra) bisogna stare seduti, fermi, immobili, mentre lui si è girato mezza pista a piedi... commovente (ovviamente non ci ho creduto neanche per sbaglio) la storiellina raccontata dopo ai microfoni: mamma guardava la TV, volevo farle capire che stavo bene. Ohhh... tenero cucciolo fatato!
5. Raikkonen on  fire. Bella la gara della Ferrari: buona la partenza, intuitivo lo spunto che i Ferraristi hanno avuto al via. Interessante che, prima ancora della conclusione della prima gara sia ben chiaro (e lo era già in fase di test inFernali) che a Vettel hanno dato la vettura 2016, a Raikkonen un muletto. Vettel ha (quasi) vinto, Raikkonen ha preso fuoco. E vi prego, risparmiamoci l'ennesima dose di battute sul contrasto ghiaccio\fuoco che ci ha già pensato abbastanza Stella Bruno.
6. Grosjean sesto e non sentirlo. Com'è andata nessuno lo ha capito... però Grosjean che, a bordo della sua Haas, non aveva ancora colpito nessuno (questa volta intendo in senso metaforico, trattandosi di Lui è il caso di specificarlo) all'improvviso è giunto sesto. Sesto. Partendo dalle retrovie nelle quali sembrava essere destinato a rimanere fino alla fine della stagione. In compenso nessuno ha capito che fine abbia fatto il suo compagno di squadra, ma ce ne faremo una ragione.
7. Verstappen just want have fun. Piccolo bimbo ribelle. Se solo qualche mese fa si era imposto rumorosamente ai microfoni di chi voleva far prevalere una strategia di squadra in danno della posizione conquistata in pista... quest'anno ha ordinato, a quegli stessi microfoni, che fosse impartito un ordine di scuderia che imponesse al compagno di squadra di farlo passare. Il bimbo si è un po' montato la testa, credo. In compenso poco dopo ha deciso di sbalordire tutti rientrando ai box senza preavvertire... a letto senza cena!
8. Vettel ed il cap-gate n. 2. Cosa sia successo e cosa si siano detti per davvero nessuno, forse, lo saprà mai. Però è così che sono andati i fatti: dopo il più che famoso lancio di cappellino tra Nico Rosberg e Lewis Hamilton... eccoci da capo! Ma avete notato come, in un modo o nell'altro, Lewis Hamilton c'entri sempre? Questa volta bersaglio di cappellini da parte di Sebastian Vettel


Un video pubblicato da @zianaclick in data:


9. Button (e la McLaren) allo stesso punto di un anno fa.
Tralasciamo per un attimo le s-fortunate vicende di Fernando Alonso. Jenson Button non è che se la sia passata meglio questo week end. Insomma, un pochino c'era stato da crederci che la vettura di quest'anno non facesse del tutto, completamente pietà. In qualifica aveva dato certe soddisfazioni, ad inizio gara sembravano poter tener testa a qualcuno... poi uno è finito a muro, e dopo le bandiere rosse l'altro non è riuscito a far niente di meglio che precipitare penultimo, rimasto insuperato solo che dalla Manor dell'altro detergente per la casa. Quello che non ha ancora capito che non sta più guidando, anche se per finta, la Mercedes in testa al gruppo.
10.  One thing is clear, I wear a halo when you look at me. L'halo non convince. In italiano si traduce aureola, in pratica è un abominio orribile da piazzare davanti alla faccia dei piloti in auto per fare in modo che, di quel po' di strada che da là dentro si riesce ancora a vedere, non vedano più nulla. Aveva schifato tutti Raikkonen, quando durante i test inFernali aveva osato mettere l'aggeggio alla prova, se ne riparla ogni volta che in pista qualcuno di ferisce, magari muore o vicessitudini tristi di questo genere. Perchè non è solo in italia che cerchiamo le soluzioni dopo che le cose si sono verificate. A questo giro però le opinioni mi stanno confondendo ancor più. Da un lato c'è chi promuove la sicurezza dei piloti in tutto e per tutto, e visto l'incidente di Alonso, pretendono che l'halo diventi obbligatorio sin dalla prossima gara. Altri fanno notare che 1) Alonso non si è fatto un graffio pur non avendo l'halo (a dimostrazione del fatto che, certe volte, nella vita, è necessario avere culo, non l'halo; 2) se sulla vettura di Alonso fosse stato montato l'halo non sarebbe stato in grado di sgattaiolare fuori dalla sua vettura come ha fatto. Insomma... la fotografia in cui si vede lui accovacciato in un angolo sotto quello che ne rimane del carbonio che un tempo costituiva una vettura ha fatto il giro del mondo ed ha fatto commuovere più di una foto di gattini rimasti senza mamma-gatta. Avremmo seriamente potuto rinunciare a tutto questo?

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