sabato 2 aprile 2016

FormulaGossip - Bahrain 2016

Bentornati in Bahrain, là dove una volta Alonso si era già schiantato a muro, e ne era uscito intonso... dico così, nel caso in cui ve lo siato perso. Nel caso in cui questo sia ancora possibile. Dico nel caso siate rimasti in coma negli ultimi 15 giorni, per dire. Correva l'anno 2004 e Alonso e Webber straccionavano al suolo come poche altre volte si è visto. Qualunque testata, di minor o maggior pregio che si possa leggere in giro per la rete, negli ultimi 15 giorni ha riportato il video come se fosse un proprio piccolo tesoro di cui disponevano in esclusiva.... ed improvvisamente è andata a finire che sia Alonso il vero, nuovo, Maldonado che tutti stavamo aspettando. Ormai tutti hanno le prove: è chiaro. E' lui che ama, con una certa costanza e sospetta recidività, mettere a repentaglio la propria incolumità.
La notizia del giorno è però la presente: Alonso non correrà il Gran premio del Bahrain. E' questo è un fulmine a ciel sereno. Perchè aveva convinto tutti, aveva convinto la mamma, che stava bene. Solo un ginocchio indolenzito, niente di che. Poi, per magia, 10 giorni dopo spunta una costola incrinata, un'problema ai polmoni e non mi ricordo quale delle altre piaghe d'Egitto. Tutto questo dopo essere tornato a casuccia, essere andato dal barbiere per farsi sbagliare nuovamente la tinta ai capelli (ma davvero solo io noto che c'è qualccosa che non va nei suoi capelli dall'inizio della stagione?) essere ri-volato in Bahrain, giusto in tempo per partecipare alla conferenza stampa per divulgare al mondo il proprio furbo pensiero.
Ma non ce la raccontiamo, sono 6 mesi che sostiene di non voler prendere parte a questa stagione... solo che se si fosse arreso prima dell'inizio della stagione gli avrebbero tagliato il vitalizio. Non parliamo di complotto, altrimenti Milly mi sgrida. I complotti li lascio a quelli di Tumblr (social che mi manca, portando ancora rispetto per la professione che coltivo e la vita sociale che, tendo, stentando, di portare avanti, ma che dev'essere davvero uno sball frequentare). Pare evidente che non abbia fatto finta di star male per uscire dalla porta d'emergenza senza dare troppo nell'occhio. Quella prima mezza gara percorsa gli è servita proprio a fingere l'incidente. Per farlo gli è valso l'insegnamento di Piquet Jr, perle modalità di posa in opera ha fatto tutto da solo: i sorpassi sono da sempre una sua specialità. E qua saluto Petrov, che so che legge sempre il mio blog. Perchè di finti invalidi è costellato il mondo. Si aggiunga che, nella foga, pare essere già uscita anche la voce di corridoio che, forse, ma si dice forse, potrebbe saltare anche la gara in Cina tra 15 giorni. 
Nel frattempo, in McLaren sono dovuti correre ai ripari in fretta e furia. Se l'anno scorso, in Australia, erano riusciti a mettere una toppa riciclando Magnussen, quest'anno le cose vanno un po' peggio. Solo che non lo si vuole ammettere. Magnussen finge di fare il pilota professionista a tre box di distanza, e quale terzo pilota non gli è rimasto nessun altro se non Vandoorne, pupillo di Button, si dice essere anche promesso sostituto di Button, vincitore lo scorso anno del campionato in GP2 (GP2! GP2! GP2! Ahhhh!, giusto per citare la vecchia guardia) ma fattosi trovare in questo momento un filo impreparato. Prima di tutto perchè non aveva neanche un numeretto da appiccicare sulla vettura... e poi perchè è un casino. Finchè lo dovevano tenere in bacheca pareva essere l'erede di Senna (e poi perchè proprio Senna?)... e forse gli è andata anche meglio che a Magnussen al quale avevano promesso di essere l'erede di Hamilton, e come è andata a finire è stato sotto gli occhi di tutti. Poi però è dovuto salire in macchina... ed ha passato una sessione di prove libere a fare tentativi di ingresso ed uscita dal box. Su come cambiare marcia alla prossima lezione. Davanti a questo scenario pure Alonso ha tentato di rimediare con un: "allora guido io!" solo che la FIA gli ha infilato un calzino in bocca perchè tacesse e una volta ogni tanto si assumesse la responsabilità delle proprie azioni.
Riservati gli ormai inevitabili 15 minuti di celebrità a Fernando Alonso, fortunatamente possiamo andare avanti.
- Ma che Vandoorne vestirà il numero 47 l'ho già detto?
- Tensioni in Toro Rosso? Sainz dice "è solo una sana rivalità"
Verstappen replica: «Ti spiezzo in due».
- Cosa fa un pilota quando non guida? Lava la macchina. Ed è così che si è immortalato Nico Rosberg, ritrovatosi a lavare la macchina la domenica mattina come fosse uno di noi. Si aggiunga che, successivamente ha dato ufficiale comunicazione del nuovo ingresso in famiglia. Dopo la vittoria australiana probabilemente sta incominciando a pensare che forse sia giunto anche il suo anno, quello in cui può provare ad avere la meglio sul suo compagno di squadra, ma davanti ai successi di questo la domanda da porsi è una: "che cos'ha lui che io non ho?". Già una volta si era risposto: "il cane!"... la circostanza non può che essere drammaticamente imprecisa. Perchè insieme a Roscoe c'è anche Coco, ma Bailey è solo come un cane. Anzi no. Non più almeno: è giunta la nuova meravigliosa fidanzatina. Ancora taciuto il nome... ma visto com'è andata le altre volte, anche a questo giro non sarà certo un gran nome.
- A proposito di gente che da nomi alle cose: Sebastian Vettel ha reso noto al grande pubblico il nome della sua vettura di quest'anno. Non ancora i nomi dei figli, ma questo è un altro discorso. Margherita. La prima domanda che è sorta tra i giornalisti (e li chiamano giornalisti) di mezzo mondo è: come la pizza? Ho notato delle risposte scontrose e contrariate da parte del pilota. Pare averla presa particolarmente male anche Margherita in persona... in vettura... quello che è... insomma. Giunta in Bahrain, fiera della propria copertura pomodoro e mozzarella, non in grado di rintracciare la fogliolina di basilico, si è impuntata. E non c'è stato più verso di rimetterla in moto. Mica per niente, il suo papà, sta studiando metodi alternativi per giungere al traguardo.
- Merhi, quello che è andato via ... l'hanno visto piangere ... ha trovato miglior fortuna in WEC.
- Non tutti sanno che... Ferrari e Mercedes hanno trovato una nuova buona ragione per litigare. Pare che in Australia ci sia stata maretta tra il personale al muretto dei due team. Data la nuova regola (chiaramente fatta introdurre da Raikkonen Leave me alone! I know what I'm doing) volta a vietare un eccesso di comunicazioni in team radio, sono tutti corsi ai ripari: i cartelli. Grandi, grossi cartelli, con scrittine strategiche. Che poi si sono sempre utilizzati, ma adesso hanno poche alternative. Tutti ricorderete quei pochi giri che hanno preceduto l'incidente di Alonso in Australia, in cui Vettel (e Raikkonen, che però sapeva quello che faceva e veniva lascaito da solo) era ben piazzato davanti alle Mercedes e si apprestava (gli sarebbe piaciuto!) a vincere. Collocazione strategica ai box vuole che quello Ferrari sia piazzato prima di quello Mercedes... una volta piazzato fuori il cartello per Vettel, impossibile che Rosberg, subito dietro, riuscisse a leggere il proprio... tanto più se in Ferrari casualmente, a loro insaputa comunque, tra il passaggio del pilota e prima di far rientrare il cartello si fermavano a guardare le stelle, prendere un caffè, fare due chiacchiere con il vicino. Dopo il secondo o il terzo giro andato a vuoto per Rosberg per questa ragione, in Mercedes hanno provato a lamentarsi: a quanto pare non esiste una regola che impedisca certi fortuiti "ritardi" nel rientro dei cartelli. Ed, a quanto pare, non se ne era mai sentita la necessità. In Australia tutto finì a tarallucci e vino dopo l'arretramento di Vettel... ma i team sono ora pronti a darsi battaglia: intendono andare avanti così tutta la stagione? Che poi non si vorrebbe neanche dare sempre torto a qualcuno, ma è possibile che quando si parla di un certo genere di "gesti antisportivi" (li possiamo chiamare così? Non ne sono assolutamente certa) ci sia sempre di mezzo la Ferrari? Il primo esempio che mi viene in mente è l'era dei team radio in italiano.
- Massa ha inteso stupire tutti con una dichiarazione sconcertante: "anch'io ho vinto in Bahrain! Due volte".
- Kevin Magnussen, alla sua seconda stagione in Formula 1, non ha ancora capito le regole del gioco. C'è poco da fare. Chiamato a pesarsi dopo la seconda sessione di prove libere... non si è presentato. La simpaticheria gli ha bruciato l'esito delle qualifiche che si devono ancora svolgere e domenica mattina partirà dalla corsia dei box. 
- Ad ogni buon conto in Bahrain sono arrivati tutti. Non manca proprio nessuno e sono tutti pronti a dare battaglia in sede di qualifiche. Ci si aspetta un week end piuttosto soleggiato, privo di inconvenienti meterologici e forse anche di incidenti mortali, se Alonso ci fa il piacere di sedersi su uno sgabello e non toccare niente. In McLaren, nonostante tutto, sono piuttosto ottimisti per le prestazioni di Button, in Mercedes fingono di temere la Ferrari, in Ferrari credono già che la vittoria gli sia dovuta per diritto, i Red Bull vorrebbero dimostrare di essere loro la prima squadra, i Toro Rosso non cedono il passo, ma la verità è che la vera battaglia che tutti intendono fare più che "IN" qualifica è "CONTRO" la qualifica. Perchè quel filo di Asperger che, secondo l'insegnamento del dr. House, aleggia dentro di noi, ci rende antipatico tutto ciò che è diverso. Tutto ciò che è nuovo. Non c'è pilota che non si sia scagliato contro, soprattutto si sono espressi con particolare acidità Vettel, Button e Wurz all'urlo di "allora non ci ascolta nessuno!!". Nuova messa alla prova per le nuove qualifiche: i piani alti ribattono "diamogli un'altra chance".

1 commento:

  1. No no, il vero complotto è che non appena svolto l'angolo la gente mi mette in bocca cosa che non ho mai detto! ;-)

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