lunedì 11 aprile 2016

I 10 fatti buffi di Bahrain 2016

1. Vettel e la sua fumata bianca. Perchè prima dell'inizio della gara lo aveva promesso: le ferrari lasceranno tutti a bocca aperta. Ed è stato così. Soprattutto per i ferraristi che, appreso nuovamente che tanto Vettel quanto Raikkonen non erano stati minimamente in grado di raggiungere la pole position, avevano fiducia in un colpo da maestro come quello visto in Australia. Che non aveva portato a molto ma aveva dato molta speranza. Posto che alla seconda gara già il contatore segna due vetture cedute su quattro, credo che l'affidabilità quest'anno per la Ferrari potrebbe essere seriamente un problema. 
2. Raikkonen e la maledizione dell'acqua frizzante alle rose. Nuovo podio, ancora acqua di rose. L'aria disgustata che dimostra in questa foto la dice lunga su quello che ne pensa lui del karma pesante dal quale continua ad essere investito. Ora però questa faccenda dell'acqua alle rose e di Raikkonen la hanno già raccontata tutti, tutti ci hanno ricamato su e l'hanno trovata una cosa divertente... il che l'ha resa un po' meno divertente per me, che metterò un bel punto a questa frase e vedrò di non volerne parlare mai più, almeno fino ad Abu Dhabi.
3. Vandoorne e il punticino iridato. Tutto è stato così rapido, così indolore, che ancora non si è capito come sia potuto accadere. Però è accaduto. Fino a giovedì andava tutto secondo le regole... poi i medici vietano ad Alonso di salire in macchina. Valdoorne viene convocato in Bahrain con gran urgenza e gli viene cucita addosso la tuta quando ancora si trovava in volo. In due giorni gli hanno insegnato a guidare, gli hanno insegnato a fermarsi alla piazzuola del pit stop senza gambizzare i meccanici e lo hanno mandato in pista, con Alonso in cuffia a fargli da grillo parlante. E mentre Alonso si guardava la gara in TV, ed anche Button è statao costretto allo stesso cinico destino dopo soli 7 giri in gara, Valdoorne ha dimostrato al mondo che forse è pronto per quel seggiolino. Alla faccia dei due vecchietti malconci.
Che poi, sia chiaro. Io ricordo anche la prima gara di Magnussen, esordiente in Australia con un terzo posto, poi convertito in secondo, al quale già tutti guardavano come eroe della nuova era... che dalla seconda gara in poi ha fatto tranquillamente cambiare idea al mondo. 
4. Hamilton vs la mala suerte. La domenica era già iniziata male con una reprimenda, subita per aver fatto retromarcia in pit lane dopo le qualifiche del sabato. A quanto pare nessuno gli aveva detto dove avrebbe dovuto parcheggiare e, dopo aver sbagliato strada, ha tentato di aggiustare il tiro. Cosa che non si può fare. Anche se non c'è nessuno nei paraggi. Cose della vita. In ogni caso, nulla di peggiore di quanto successo in partenza in gara. Partito in pole per la seconda volta di fila, molto molto sfortunato ancora prima di arrivare alla prima curva per la seconda volta di fila. A questo giro non si tratta di un problema tecnico che gli ha ritardato la partenza, ma Bottas che lo ha centrato in pieno in un momento in cui ha sicuramente pensato di saperla più lunga degli altri. E' stato punito in gara, costretto ad un drive trought, eppure ancora non ha capito che è stata colpa sua. Hamilton cornuto e mazziato, il suo incidente non solo gli ha fatto perdere molto terreno per poter anche solo sperare di vincere la gara ma ha lasciato campo libero al proprio compagno di squadra, che è andato dritto verso il gradino più alto del podio senza alcun ripensamento.

5. Rosberg in testa alla classifica iridata. E' chiaramente troppo presto per pronunciarsi in questi termini ma, ridendo e scherzando Nico Rosberg sta "dominando" la classifica iridata. Due vittorie su due che gli hanno già garantito 50 punti puliti puliti. Seconda piazza per Hamilton a ben 17 punti di differenza. Devo dire dove stanno le Ferrari? Quarta (Kimi) e sesta (Vet).
Opinioni spassionate circa le due vittorie di Rosberg ne abbiamo? Hamilton a quanto pare sì: Non me ne potrebbe fregare di meno. Un vero lord inglese.
6. Van Der Garde uno di noi. Opinionista da divano più agguerrito che mai. Era dai tempi di Kovalainen che non ci divertivamo tanto. Intendo Noi - popolo del divano. Di quelli che la gara la guardano distesi con una bibita in mano. Van Der Garde non è che abbia proprio lasciato il segno come pilota. Probabilmente, dopo solo un paio d'anni, non ci ricorderemmo neanche di lui... e sono certa che molti non si ricordino più di lui. Tutta gente che non frequenta twitter, perchè lì sì che è tornato in auge. Grazie alle sue ferratissime analisi e azzeccate osservazioni. Si mette anche a cercare fotografie, per perculare meglio.

7. Palmer scomparso dalla gliglia di partenza. E nessuno se ne è reso conto. Who is Palmer? In realtà non credo di averne una chiara idea neanch'io. Credo che sia vestito di giallo e giri indisturbato per il paddock, come se fosse uno dell'ambiente. Avrà rubato il pass a qualcuno. Domenica scorsa, durante tutto quel parapiglia nel giro di formazione per la fumata bianca di Vettel, anche lui, nel suo piccolo è rientrato a box. Solo che non ha avuto diritto neanche a Stella Bruno che gli chiedesse una cosa sciocca in un inglese stentato, perchè tutti stavano guardando Vettel, e nessuno si è reso conto di lui. E nessuno ha sentito la sua mancanza.
8. Button e Alonso vs malox. Jenson Button, almeno un paio di anni fa sarebbe voluto andare in pensione. Un po' di riposo dopo tanto lavoro. Invece no: una nuova era gli avevano promesso. E suo malgrado ha deciso di restare. Poi è finito a fare il Coulthard della situazione, in fondo allo schieramento, neanche dovesse guidare la peggiore delle Toro Rosso sullo schieramento. Che, per la cronaca, guidare delle Toro Rosso, di questi tempi, per lui, sarebbe pure un lusso. Lo stesso si può dire per Fernando Alonso, che di andare in pensione non vuole neanche sentir parlare ma, chiarito che nessuno gli vuole dare da guidare una Mercedes, si è dovuto accontentare della prima cosa che non fosse una Ferrari e lo ricoprisse di soldi. Purtroppo non solo non si è riusciti a vincere un accidente, ma si è rimasti ben lontanti dal tanto odiato quinto posto che lo ha assillato in passato. Il primo negli ultimi tre anni è invecchiato di almeno 10, è diventato il fantasma di se stesso e pure la moglie lo ha lasciato. Il secondo, sotto quella tinta mal riuscita, deve avere tanti di quei capelli bianchi con cui poterci fare una parrucca. Insomma: la vita fa schifo.
Poi, uno si fracassa al suolo e viene costretto alla panchina, l'altro riesce a scendere in pista ma la vettura non regge più di 7 giri... mentre, beffa delle beffe, il pischello buttato ad occhi chiusi nell'arena, nella speranza che non si facesse troppo male, in realtà le mena agli altri. Cosa fanno due piloti quando non guidano? Bevono damigiane di malox nella speranza di attenuare lievemente quel bruciore di stomaco causato dall'evolgersi delle situazioni.
9. Il daltonismo di Kimi Raikkonen. Pure da lontano non dovrebbe essere difficile trovare le differenze tra una Ferrari ed una Renault. Credo che, nell'ignoranza della materia anche mia madre ne sarebbe capace. Una è rossa, l'altra è gialla. Eppure pare che sia capitato più di una volta nell'intero week end di vedere Raikkonen bazzicare nel box sbagliato. 

10. La coppa di Nico Rosberg. Ci ricordiamo tutti dell'antica polemica di Hamilton vs McLaren perchè non voleva che, da contratto, il team gli impedisse di portarsi a casa i trofei vinti sul campo? 
La cosa andò poi a morire lì, perchè dall'anno dopo lui traslocò in Mercedes e in McLaren non vinsero più neanche il tapiro d'oro. A quanto pare le cose non vanno diversamente in Mercedes... e lo si capisce dalla gioia sconfinata, già mostrata ai quattro venti, di Rosberg per la simpatica iniziativa del Bahrain, conscia dell'usanza, ha duplicato le coppe per i piloti. Così da essere tutti belli felici. Ora, non solo Rosberg si è già fotografato in compagnia del preziosissimo dono sotto ogni angolazione possibile ed immaginabile, non solo la ha resa protagonista induscussa del tradizionale vlog post gara di commento agli eventi, ma probabilmente è intenzionato a non volersene più separare per l'eternità. Forse la userà anche come bicchiere per bere, tazza per il caffè alla mattina e vaschetta per il bagnetto della figlia.

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