domenica 1 maggio 2016

FormulaGossip - Russia 2016

Mettiamola così: questa settimana il mondo della formula 1 è stato impegnatissimo prima a fare gli auguri di buon compleanno Felipe Massa (25 aprile), poi a Kvyat (26 aprile). Nessuno che si sia ricordato che il giorno gioglorioso per eccellenza è il 27 aprile, ma vi perdono, anime stolte.
- Partiamo dalla vera notizia gustosa della settimana: la sfida lanciata da figlio di Felipe Massa a Daniel Ricciardo. Un vero guanto di sfida che anche nella realtà delle corse è ormai rarità. La gara si è disputata a colpi di Kart nel salotto di Felipe Massa... e solo questo lascia intendere le dimensioni del salotto di Felipe Massa. Ma parlo solo per gelosia. Io non so se il piccolino aspiri a diventare un pilota come il padre (e lo zio)... per ora mi sembra che miri maggiormente a qualcosa del tipo web\youTube star. Alle challenge siamo gi arrivati, ci manca solo il what's in my biberon. Tral'altro, potrebbe anche essere giunto il momento per Daniel Ricciarod di procurarsi un figlio proprio.
- Statisticoni a casaccio: Nico Rosberg è il pilota con attualmente il maggiorn numero di vittorie sulle spalle senza aver mai vinto un titolo mondiale. D'altro canto, seconda faccia della medaglia statisticoni a casaccio, il pilota che ha vinto il titolo mondiale con il minor numero di vittorie alle spalle (1 sola) è stato suo padre Keke. Nel corso della carriera se ne è portato a casa altre due, ma in annate che gli hanno portato meno fortuna.
- Alonso e le dichiarazioni rivelatrici: questa volta è partito carico. Credo ancora di essere il pilota più veloce della Formula 1 e potrei battere chiunque. Da notarsi il tweet politicamente corretto che si è concesso Jenson Button, non stato veramente in grado di trattenersi davanti ad un'esclamazione di questo genere.
- E' tornato tea di noi bello pimpante il gossippone del conto pagato alla romana alla cena dei piloti di 15 giorni fa. Ho provato ad ignorare la faccenda al primo giro, ma mi risulta davvero difficile farlo anche al secondo. Perchè se le cose tornano a galla così, mica può essere colpa mia. 
Tutto è nato nei seguenti termini: 15 giorni fa i piloti, quali tutti almeno, hanno deciso per questa cenetta romantica. Lewis Hamilton, che quando c'è da organizzare qualcosa non si tira mai indietro, si è occupato della prenotazione al ristorante. E giuro che a me fa davvero ridere a pensare a queste cose tipo cena delle medie, con compagnuccio di classe che si prende il carico della telefonata e prenota a proprio nome. E' così tenero. La scelta è ricaduta su un ristorante italiano e, per quanto a me faccia specie che una tavolata in cui non vi è neanche un italiano, da tenersi in Cina, si vada a mangiare italiano (ma perchè mai mangiare italiano in Cina?!?) quantomeno mi complimento per la capacità di scelta mirata alla buona cucina. Dopo i 200 selfie di rito, tutti bui e sfocati, è toccato pagare il conto, ammontante a circa 500 euro. Ed anche lì: spiegatemi come avete fatto a spendere 500 euro in 17 perchè mi segno il nome del ristorante. O hanno mangiato insalata scondita e bevuto acqua o qualcuno ha saltato pasto. In ogni caso: davanti al conto da 500 euro (ma euro in Cina?!) Hamilton pare essersi alzato dal tavolo offrendosi di pagare Lui per tutti, certo che, nelle prossime occasioni anche gli altri lo avrebbero fatto senza problemi. Ed è qui che è partito il problema, uno di quei polemiconi che non si è capito bene da dove sia partito, fatto sta che si sono ritrovati a pagare ognuno per sè, obbligando il ristorante a fare conti separati e strisciando ognuno la propria carta di credito. Hamilton ha reagito così: una scena ridicola. Ed in effetti non ha torto. Si aggiunga che è piuttosto convinto che a proporre l'idea della divisione del conto sia stato Rosberg.
La notizia è tornata a galla qualche giorno fa, alla riapertura dei grandi voli in plane sharing, una faccenda a cui eravamo già abituati l'anno scorso, con l'aggiunta dei soliti bene informati (in cerca di amici, a quanto pare) che hanno rivelato al mondo un paio di dettagli interessanti: in primo luogo il gruppo di what app creato tra i residenti nel principato di Monaco, con la quale ci si mette d'accordo per prenotare aereo privato. Hamilton, per quanto, più o meno dovrebbe risiedere nel principato, a fare il ridicolo non ci sta e di aereo ne ha uno suo con cui va un po' dove gli pare. Il problema arriva sempre al momento di pagare il conto, ovviamente alla romana, quando al conteggio dei partecipanti qualcuno ha fatto pesare la presenza di un parente \ un amico \ un fratello \ moglie etc ad aumentare il carico... Braccini corti questi piloti.
- Button per contratto deve stare ben attento a che siano rispettati i diritti sindacali di tutti. L'esclamazione shock della settimana "non siamo dei Muppets!".
- Sia Nico Hulkenberg che Sergio Perez festeggiano in quest'occasione il proprio 100 esimo gran premio. Faccio solo notare che un anno fa, in russia, si stava festeggiando il 250esimo gran premio di Fernando Alonso, tra l'altro andato malissimo. Oggi, se non fosse per le sparate che lancia per farsi notare, di Alonso non ci ricorderemmo neanche più... e lui, come i pensionati, dall'alto della sua esperienza, va a guardare i cantieri con le mani dietro la schiena. Partecipa alle feste altrui, certo di non avere molto per cui far festa lui stesso. Tra l'altro, guardando la foto io mi sono domandata una cosa: che fine hanno fatto tutti? Perchè mi sembra la festa più andata buca degli ultimi tempi? E chi sono quei due in coda al gruppo? Figuranti messi lì a far numero?
 - poi finalmente giunse il gran momento delle qualifiche. E' il momento di smettere di parlare e di incominciare a fare qualcosa... ma non per tutti.
Hamilton anche in questo caso riesce a far parlare di sè. Nella giornata in cui le Ferrari si erano già prenotate e riservate la facoltà di fare le vittime della situazione (la Ferrari di Vettel ha dovuto cambiare il cambio dopo essere morta in fase di prove libere, e verrà arretrata di cinque piazze sulla griglia di partenza) Hamilton gli ha dovuto rovinare la festa. Prima di tutto, in Q1 con la vicenda del piolo mancata. Riassumiamo così la noisa questione: alla seconda curva (che tra l'altro è intitolata a Kvyat) perde la traiettoria ma  nulla di irreparabile. Torna in pista ma viene sgridato comunque. In quella curva, è ordine della direzione gara rientrare facendo un giro largo dietro ad un piloncino, che domani in gara salterà prima che mai. Neanche a dirlo Hamilton non fa giro lungo eviene messo sotto investigazione. La Q1 si conclude senza che sia stato deciso nulla. Solo dopo la Q2 si sceglierà per una reprimenda, che a questo punto della vicenda non è neanche la cosa più interessante da dire. In Q2, scese le due Mercedes in pista, Rosberg ha la meglio. Fanno tempi irripetibili da nessun altro, neanche nei loro sogni, ma Rosberg ha la meglio. Ettore Giovannelli, il solito ben informato, prende la parola per avvisarci che in Mercedes Hamilton vede rosso come i tori, vuole scendere in pista perchè non ci sta ad essere secondo a nessuno. Il che non ha senso. Perchè farebbe fuori altre gomme inutilmente. Perchè se anche lui lo volesse fare fortunatamente al box qualcuno lo fermerebbe... ma, sorpresa sorpresa! Hamilton sta veramente scendendo in pista... vuoi vedere che EG per una volta è stato ben informato? Dopo un giro concluso in fretta e furia, Hamilton non riesce a recuperare su Rosberg, torna ai box e scende dalla vettura abbandonando la terza fase di qualifiche. La cosa sembra letale: si allontana con sua addetta stampa ed Ettore Giovannelli continua a seguirlo come se non ci fosse un domani... fino a scoprire che la sua vettura ha avuto dei problemi e il giro in più è stato portato a termine per verificare se i problemi fossero stati risolti. Visto che a quanto pare non si può far niente in vista della Q3, ecco perchè ha abbandonato le qualifiche. Peccato, perchè la teoria del Lewis furioso mi stava quasi incominciando a convincere.
Nel frattempo a Rosberg piace vincere facile. Rimasto senza veri aversari in pista porta a casa il suo bel tempone, poi cincischia con un fuoripista. Rientra per cambio gomme, ma non c'è più tempo. Vorrebbe rientrare a fare ultimo giro: ma non si può fare. Non farebbe mai in tempo.  Non gli resta che guardarsi le qualifiche in TV e lasciare il suo destino nelle mani degli altri: saranno mai riuscite le Ferrari ad approfittarsi della situazione? Vettel secondo (retrocesso di cinque posizioni) Raikkonen quarto. Beffati pure dalla Williams di Bottas.

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