mercoledì 13 luglio 2016

Silverstone 2016 - Gara

Non stavo affatto scherzando l’altro giorno quando ho detto che l’evento più notevole dell’intero GP di Silverstone 2016 è stata la notizia che l’ex fidanzata di Valentino Rossi ora se la faccia con Fernando Alonso.
Se la notizia è sciocca ed insignificante, figuriamoci come è messa la gara.
Se la notizia è sciocca ed insignificante è perchè Alonso negli ultimi 3 anni ha cambiato più fidanzate che paia di scarpe. E perchè nessuno aveva davvero visto trottare per il paddock Lara, la ex, tanto da affezionarcisi. E perchè nessuno aveva neanche mai visto trottare per il paddock più di tanto neanche Dasha, la ex ancora prima. In sostanza, questo sta facendo il tuor per le capitali del mondo, ed a noi non interessa molto.
Quindi eccoci al gran premio, iniziato sotto la pioggia con Vettel arretrato di cinque piazze per il cambio del cambio. No, quella era l’Austria. No, anche a Silverstone. Forse in Ferrari non hanno capito che anche se si chiama cambio non è che debba sempre essere cambiato.
Tra l’altro, in realtà, non piove neanche. Però hanno detto a quello che guida la SC di cambiarsi e scendere in pista, così non è parso educato sul più bello di rimandarlo a casa. O forse la Safety Car serviva solo a gestire la relazione interna tra Rosberg e Hamilton.
A quello che nell’ultima settimana non è stato detto tra Rosberg ed Hamilton non gli si sta più dietro. Solo che potrebbe non essere tutto vero. O quantomeno non è tutto coerente. Per esempio il fatto che i due sono ancora autorizzati a gareggiare tra di loro. Però se osano sfiorarsi finiscono a zappare la terra per direttissima. E Wehrlein si frega le mani. Oppure li multano pesantemente. Oppure gli fanno fare la fine di Alonso. Eh, no. Va bene tutto la ma fine che ha fatto Alonso non la si augura a nessuno. Quindi si sono messi l’anima in pace e hanno deciso di fare i bravi. Anche se a Silverstone l’occasione per fare i cattivi non c’è stata.
Perchè la partenza è avvenuta in regime di safety car… e questa è rimasta in pista per tanti di quei giri da far sospettare di voler andare avanti così fino alla fine. Poi Hamilton è partito, Rosberg ha tentennato, si è fatto passare da Verstappen, poi si è messo all’inseguimento di Verstappen ed è pure riuscito a prenderlo. Solo che la macchina ha dato di matto, dal box gli hanno suggerito come aggiustarla e dopo la fine della gara è stato punito e risbattuto in terza piazza. Il che ovviamente significa, come se al mondo non ce ne fossimo già resi tutti conto, che infrangere le regole conviene. Perchè senza quell’istruzione la vettura sarebbe probabilmente parcheggiata a bordo pista senza neanche un punto guadagnato. In questo modo i punti ci sono, un po’ meno del previsto, ma ancora Rosberg regge il colpo (per 1 punto) su Hamilton.
Basta, questo è tutto quello che è successo nelle prime file.
Nello stesso tempo dietro qualcuno ha tentato di superare qualcun altro, Vettel ha fatto finta di essere sul punto di recuperar qualcosa da un momento all’altro, ad un certo punto la pista è diventata oleosa e tutti, ma dico tutti, sono riusciti scivolare nello stesso identico punto, per poi non finire a muro perchè sarebbe stato troppo divertente. E ad un certo punto la gara è finita. Stop.

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