domenica 25 dicembre 2016

2016: 10 buone ragioni per ricredersi (forse)

Annualmente, prima dell'inizio del mondiale, mi diletto nel pronosticare 10 fatti. Annualmente, mi ritrovo su queste pagine dopo la conclusione del mondiale, per smentirle tutte. Perchè con la buona sorte proprio non ci vado d'accordo. Quest'anno, tuttavia, un fatto insolito. Qualcuna l'ho presa.
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Per vedere Fernando Alonso sull'orlo di una crisi di nervi cimentarsi nel migliore dei suoi team radio
Ed in effetti così è stato. Anche quest'anno non si è sforzato minimamente per tenere alcun colpo in canna. Pur in attesa del risultato ufficiale del team radio of the year mi sento fortemente di propendere per l'avveramento di questa premonizione. You do your job, I'll do mine, ha sicuramente superato molti degli ostacoli della sfrontatezza tipicamente espressa dal pilota. Unico dubbio che mi rimane è se questo possa effettivamente reggere il passo dell'indimenticato GP2! GP2! GP2! Indimenticato e sempre attuale.

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Per assistere all'emanciapazione di Nico Rosberg.
Dopo la stagione 2015 avevo il timore che Nico si stesse trasformando in una sorta di mansueto secondo pilota, messo a disposizione dell'eroe locale. Insomma: grandi prestazioni nel 2014, un titolo mondiale venuto meno ad un passo dal sogno e la depressione conseguente. Sarebbe potuto precipitare in un baratro barichelliano senza via di fuga, eppure ha alzato la testa ed ha dimostrato anche lui di che pasta è fatto. Ha retto bene la pressione, ha retto meglio del suo compagno di squadra il conflitto interno senza cadere in errori grossolani, ha fatto tutto bene ed i risultati gli hanno dato ragione.

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Per assistere all'ennesima falsa illusione Ferrari. 
Anche quest'anno lo avevano giurato: è l'anno giusto per tornare a vincere. Erano ottimisti e i progressi erano evidenti. A chi, mi domando io. Annata magra, come al solito. E piena di complotti, come al solito. Tutti gli hanno remato contro, il fato, la FIA, la FOTA, la RedBull, Kvyat prima, Verstappen poi.

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 Per attendere con trepidazione il nuovo colpo di testa di Lewis Hamilton. 
Qua mi è decisamente piaciuto vincere facile. Non è che si potesse immaginare un Lewis Hamilton sobrio ed elegante. Quantomeno ci siamo risparmiati il balletto sui carri alle Barbados (esclusiva dello scorso anno) ma incomincia ad essere divertente questo giochino della fidanzata of the week. Ogni settimana gliene hanno affibiata una, ogni settimana sempre più improbabile di quella della settimana prima. Tra i momenti di trashume puro sicuramente l'uso e l'abuso di social network in ogni istante della sua vita e l'isteria collettiva dientro ai filtri di snapchat utilizzati in conferenza stampa. 
Se vogliamo parlare di colpi di testa veri e propri, tradunt che dopo la disfatta spagnola si fosse messo in testa di abbandonare tutto e tutti e andarsene altrove. Qualcuno gli deve aver mostrato il conto della clausola penale dietro ad una bravata del genere, ed è tornato indietro. In ogni caso quella faccenda lì gli dice veramente male in fatto di colpevolezza, certamente non a livello di dolo, neanche eventuale, ma quantomeno riscontrabile un po' di colpa cosciente. C'è poco da fare il gradasso. 
Tradunt, inoltre, che il quel di Baku, particolarmente adirato per gli eventi locali, abbia distrutto, in un impeto d'isteria da vera diva, la sua stanzetta all'interno degli uffici Mercedes. Questo però l'ha detto solo Niki Lauda ed è stato smentito da tutti un'ora dopo.

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Per chiarirci le idee in fatto di qualifiche. 
Prima dell'inizio della stagione nessuno aveva capito molto bene com'è che si sarebbero disputate le qualifiche. Era un format un po' complicato, ma non eccessivamente. Quello che ci turbava maggiormente è che fosse diverso da quello dell'anno prima ... ma diverso in un senso che non ci piace. O che non gli piace. Perchè io mi sono ritorvata ad essere l'unica estimatrice sulla faccia della terra del nuovo format. Una volta capito bene non era affatto male. Ovviamente contro questo metodo ruotavano le solite teorie complottare mascherate da problemi tecnici quali le gomme, i tempi, quei 90 secondi di cui nessuno si è capacitato del perchè proprio 90... e il senso di mantenere la divisione in tre sessioni? Perchè adeguarsi quando è molto più semplice lamentarsi? Tanto hanno fatto, tanto hanno detto che si è tornati al vecchio format per poi realizzare che non è cambiato niente. Le Mercedes hanno continuato a ragranellare una pole position dietro l'altra, la Ferrari non sono riuscite a saltare avanti neanche per sbaglio ma, quantomeno, in australia una seconda fila erano riusciti a prendersela.

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Per percorrere ancora una volta il lungo percorso verso il pensionamento di Jenson Button. 
E giunse finalmente il momento tanto atteso. Cioè... non proprio ma quasi. Mi spiego meglio. Dopo 17 anni di onorata carriera, dopo aver trascorso l'ultimo terzo a credere che quello in corso fosse l'ultimo prima del ritiro e dopo aver celebrato l'addio alle scene un numero considerevole di volte, giunse in autunno l'ufficializzazione ufficiale di Stoffel Vandoorne quale pilota McLaren 2017. Sono anni che, con l'approssimarsi della data di scadenza di Jenson Button si combattono battaglie vere e proprie per la sua permanenza sulla griglia di partenza, dicono l'ultimo vero gentleman in pista. Salvate il soldato Button ha tuonato F1 Magazine dall'alto della sua autorità. E per un po' di volte la campagna ha pure dato i suoi frutti ed il contratto di Jenson Button è stato rinnovato ancora ed ancora. Visto che dire pensione invecchia il tono della pelle, e dio scampi Jenson Button dall'invecchiamento precoce, a quale simpatico escamotage sono giunti questi piccoli diavoli? Non chiamarlo "ritiro" ma anno sabbatico, durante il quale resterà a servizio della squadra... per eventualmente far fronte ai colpi di testa di Alonso (ce ne siamo resi conto che almeno una volta all'anno ha richiesto l'intervento della terza guida per supplire alle sue defaillances?) e permettere agli organizzatori di feste di esprimersi al meglio per un ultima, definitiva, volta.
Ma l'ho già detto che Jenson Button, oltre a fare il pilota, è anche titolare \ proprietario \ amministratore ( o quel che è ) di una società di management sportivo e Stoffel Vandoorne è un suo pupillo? No, perchè Jenson comunque è caduto in piedi, eh.

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Per nominare l'erede di Pastor Maldonado. 
Su questo punto ci sarebbe ancora qualcosa da fare. Perchè io, in fondo, un'idea ce l'avrei. Versbatten, un nome su tutti. Però non è ancora pacifico. Ad inizio anno il povero Kvyat ci ha messo del suo, effettivamente. Qualche tamponamento qua è là anche per Magnussen e Palmer, ma nulla di eclatante. Però Versbatten ci mette proprio l'intenzione, ci mette la volontà, è proprio il suo obiettivo quando si alza alla mattina. E' uno che fa il matto anche sotto la pioggia, che si gasa nel mandare al diavolo la prudenza e gode quando la sicurezza è compromessa. Il fatto con Versbatten è il seguente: se manda al macero una ferrari è un delinquente, se sfracella qualcuno di seconda fascia è un impavido ed un coraggioso. Se vuole sbatter fuori di pista Rosberg è perchè ha carattere, se si accapiglia contro Vettel è un inesperto.

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Per capire secondo quale strano ragionamento l'Azerbaigian si trova in Europa. 
Dal punto di vista geografico lo stato azero non è uno stato europeo, ma spesso viene considerato come tale grazie a considerazioni storiche e culturali. Infatti l'Azerbaigian è membro del Consiglio d'Europa ed anche dell'Unione Europea di Radiodiffusione (EBU)...
... dal punto di vista etno-geografico quindi l'Azerbaigian rappresenta l'anello di congiunzione tra l'odierna Turchia, nell'Asia occidentale, ed i paesi del Turkestan, nell'Asia Centrale.
Non mi resta che arrendermi.

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Per assistere finalmente all'epica battaglia dell'era contemporanea tra Vettel e Hamilton. 
Finchè Vettel resta in Ferrari credo che per quest'epica lotta non vi possa essere spazio. E ne sono particolarmente amareggiata. Non è un modo per lottare ad armi pari. Il vero problema è che quando Vettel non era in Ferrari, Hamilton stava in McLaren, che è anche peggio. Ditelo ad Alonso. Forse la nostra epoca si sta perdendo qualcosa che potrebbe essere davvero spettacolare... e quando fra 10 anni i vostri figli seguiranno alla TV le epiche imprese di Vandoorne che si scornerà con Verstappen per il titolo mondiale, Magnussen non avrà ancora vinto niente ma sarà il vecchio saggio per cui combattere battaglie a salvaguardia del suo posto in griglia ed Alonso giurerà al mondo di essere ancora, nonostante tutto, il pilota più veloce in pista, e che il terzo titolo è ancora possibile, ecco, solo in quel momento ci renderemo conto di aver perso una bella occasione.

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Per i cappelli.
Anche questa mi hanno bruciato! Annata di spending review, non solo non ne abbiamo visti di nuovi e divertenti, ma sono anche stati revocati quelli delle passate stagioni. Certa gente non sa come divertirsi.

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