domenica 1 gennaio 2017

I 10 fatti buffi della stagione 2016 - in pista -

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I gabbiani di SebVettel
Dopo la fine della gara qualcuno ha chiesto a Vettel: come è possibile che sei finito per violette più te di Heidi? Che ti è passato per la testa? Lui: mi sono distratto guardando i gabbiani. E scoppiarono grasse risate. Chi pensava ad una scusa, chi credeva che avesse mal capito il suggerimento dell’addetto stampa. E più la gente rideva, più lui continuava ad insistere, aggiungendo dettagli, aggiungendo il riferimento della curva 1, ricordando che era il giro dopo la Virtual Safety Car, che però è entrata in funzione al decimo giro, quindi ancora non si spiega perchè durante gli ultimi 30 non sia stato in grado di cavare un ragno dal buco. Però alla fine i fatti gli hanno dato ragione: i gabbiani erano proprio lì, a guardarlo arrivare, senza spostarsi di un centimetro, costringendolo a cambiare leggermente la traiettoria. Tenero Ham quando lo ha guardato e detto: hai a cuore gli animali! 
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La griglia di partenza fantasiosa
Adoro le griglie di partenza fantasiose e, sì, lo confesso, sarei una sostenitrice della griglia di partenza invertita. Ditemi se non è fantasioso voler mettere in fila (oggi, 2016) Hamilton, Hulkenberg, Button e Raikkonen. Tra gli amanti degli statisticoni andrebbe ricercato il dato: da quante gare Jenson Button non partiva così avanti? Con Vettel in quinta fila solo, perchè Massa è partito dai box, senza che nessuno abbia fatto avanzare tutti gli altri. E la manor in 12esima piazza. Anche questo è un colpaccio.
Che la situazione per Button non avrebbe potuto reggere inalterata a lungo era evidente, ma vogliamo parlare della soddisfazione di aver girato per almeno 10 giri in seconda piazza? Poi basta. Va bene così. Un piccolo salto nel passato, poi largo ai giovani. 
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Versbatten
Verstappen parte in prima fila, al fianco di Rosberg: questo già non promette niente di buono. Alla prima curva è già mischia... che poi significa che io ho sempre ragione. Mentre Nico scivola via liscio, Verstappen ne combina di tutti i colori, giocando al grande gioco della prestigirizzazione (Silvano, Mago di Milano, I still love you) un secondo prima era a sinistra, un secondo dopo alla destra delle due ferrari, tutti belli allineati come dei cretinetti. Il primo ad essere fatto fuori è stato Vettel, il testacoda immediato, regge poco pure Raikkonen, poi Vestappen... ed alla fine tutti gli altri. BOOM! Versbatten! In pista di sano non c'è rimasto più nessuno. Tranne Rosberg, che fila via liscio. E tranne Alonso ed Hamilton che dalla loro ultima posizione non si sono resi conto di nulla. 
La safety car è costretta ad entrare in pista per permettere di spazzare via quel poco che rimane degli sfracellati al suolo: ripristinata la situazione in pista, tutti i piloti possono tornare a gareggiare... ed è subito Raikkonen vs Vestappen. Una volta raggiunto, Raikkonen tenta il sorpasso per la 14esima piazza. Verstappen lo sbatte fuori, poi gli restituisce la posizione per evitare recriminazioni, ma un secondo dopo è rissa nuovamente. Versbatten! Again! Seguono team radio infuocati di Raikkonen "è chiaro che il suo intento è quello di sbattermi fuori", "Ridicolo! E' ridicolo!!"
Prima ancora della fine della gara: Versbatten, n° 3, questa volta su Perez.
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Il commissario suicida
Pretendo di sapere cosa si prova, che cosa ti passa per la mente, quando ti ritrovi da solo pista e ti rendi conto che da lontanto ti sta arrivando incontro una vettura a 300 km\h. Che poi a 300 km\h non appena ti rendi conto che sta arrivando da lontano, in realtà, è già vicino. In fin dei conti, non si sa bene cosa sia mancato nell'organizzazione di Singapore, non si saprà mai se il Tizio fosse ancora convinto che la safety Car fosse in pista o se è la Safety che è rientrata troppo presto, però è andato tutto bene: nessun incidente macabro all'orizzonte, pratica archiviata a tarallucci e vino.
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La lucertola gigante
Incontri ravvicinati del terzo tipo.

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Raikkonen in retromarcia
Su twitter qualcuno ha detto che vedere Raikkonen in retromarcia è stata la visione più emblematica della Ferrari di quest'anno. E' giunta al termine una stagione completamente asciutta di vittorie, con una manciata scarsa di podi portati a casa ma un bottino piuttosto ghiotto di brutte figure e strafalcioni. Urge una nuova risistematina ai piani alti.

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Vettel: a message for Charlie
Marcia che ti rimarcia, giunto quasi alla fine della gara Vettel riesce a mettersi alle calcagna di Verstappen, e lo insegue per sorpassarlo. Quando finalmente riesce a farcela, Verstappen tira largo, finisce fuori pista, si avvantaggia di questo e rimane davanti. Dal box gli intimano di lasciare la posizione a Vettel, lui non risponde e non ci pensa neanche. Vettel inizia a tribolare come un dannato, supera le 7 barriere del suono della parolaccia carpiata ma Verstappen ancora niente, non ci pensa neanche a dare la posizione. Nel frattempo però rallenta leggermente, lascia che Ricciardo (piazzato dietro a Vettel) riesca ad avvicinarsi e tentare a sua volta il sorpasso sul ferrarista. A questo punto le cose si fanno complicate. 
Prima di tutto perchè, secondo la teoria complottara Ferrari, non mi è chiaro come Verstappen, dalla sua monoposto potesse avere chiaramente l'idea di quanto Ricciardo fosse vicino a Vettel e progettare l'effetto sandwich. Ammesso e non concesso che sia tutto vero e premedidato, andiamo per ordine con gli eventi della situazione, ricordando che a questo punto della storia, siamo a 3 giri dalla fine. 
Arrivabene tenta di tenere calmo Vettel, prova ad iniziare una frase con Charlie said... e fu a quel punto che anche Charlie, in diretta globale venne mandato aff****, proprio mentre si riservava di prendere una decisione circa quello che è successo con Verstappen dopo la fine della gara.  Quanta poesia in un solo team radio: è passato dal dare del bastardo a Verstappen, allo sfanculare Ricciardo per averlo sanwichato, fino all'ormai celeberrimo: "I have a message for Charlie. Fuck off! Honestly fuck off!"
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Alonso: you do your job and I'll do mine

Giusto per non mandarle a dire a nessuno. Poi non si lamenti se ai box, prima di farlo ripartire hanno completato la partita a carte in corso. Smettetela immediatamente di portare avanti votazioni stupide come il pilota del giorno e diamoci dentro con il team radio of the day.
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Grosjean e le partenze col botto
Quando il weekend inizia a regalarti delle perle ancora prima dello spegnimento dei semafori, allora capisci che è il week end giusto per goderti una grande gara. Allora capisci il vero senso della magia di San Paolo Do Brazil, che io vado predicando da anni, anche se non mi si fila nessuno. E' così che Grosjean ha dato il via al nostro week end, è così che Grosjean ha percorso la propria walk of shame dopo essere finito a muro nel bel mezzo del giro di installazione. Non tentino di migliorare la situazione quelli che riportano la notizia dicendo giro di ricognizione, perchè qua la situazione è ancora più grave. E' successo tutto molto prima, è successo tutto mentre Grosjean stava portando la vettura sulla griglia di partenza. Al giro di ricognizione non c'è neanche arrivato, anche se poi il giro di ricognizione non c'è stato. Congrats!

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Kvyat dalle quattro alle due ruote
La sottoscritta ha firmato e giurato pubblicamente di non compiere, assolutamente, e per nessuna ragione al mondo alcuna battuta, frecciatina, o intercalare simpatico che faccia riferimento al fatto che il mondiale di Kvyat sia iniziato in Red Bull e sia finito in bicicletta. Perchè è un battuta che hanno già fatto cani e porci, ho già letto riproposta in almeno 4 lingue europee ed ha smesso di far ridere al terzo passaggio. Soprattutto perchè se la stanno riciclando come fosse la trovata ironica della stagione.

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