domenica 19 febbraio 2017

FormulaGossip - 2017 is in the air

All'inizio di tutta questa faccenda dei post domenicali, non Stefano in ogni caso, mi era sembrata davvero una buona idea. Dilazionare nel tempo tutto quello che avevo da dire in conclusione di stagione e mantenere attivo quell'appuntamento con i motori del fine settimana. E' andata però a finire che, alla vigilia della nuova stagione io sia ancora dietro a ricamare sul detto, non detto, fatto o solo pensato del 2016, che ormai è storia vecchia. Ritengo che per incominciare ad affacciarsi a quello che accadrà da marzo in poi non ci sia niente di meglio che darci dentro con un formula gossip riassuntivo di tutto quello che ci siamo persi negli ultimi 3 mesi. Sì, perchè non intendo mettermi a sproloquiare sulla larghezza delle gomme anzitempo come i siti prufescional a tema Formula 1. 

Nico Rosberg

Non so se anche a voi sia giunta la voce che Nico Rosberg, a circa una settimana di distanza dal titolo mondiale, ha deciso di ritirarsi dalle scene. Molto probabilmente è una rivelazione che sto offrendo io in esclusiva mondiale, essendo sempre sul pezzo. 
Scherzi a parte, di questo argomento ne hanno già parlato tutti e tutti l'hanno già commentato. L'ho fatto pure io, quindi andiamo avanti e pretendiamo che questa notizia sia già stata digerita da un pezzo. 
In occasione degli Autosport Award Damon Hill (figlio di Graham) ha conferito a Nico (figlio di Keke) il tesserino di aderenza all'esclusivo club composto dai campioni del mondo figli di campioni del mondo, pur tenendosi la presidenza dello stesso. Citazione of the day: persino in un club con due membri ci deve essere un boss.
Il 2017 offre tuttavia al neo campione del mondo la possibilità di svolgere il ruolo di ambasciatore della Mercedes e lui promette che per cinque o sei volte lo vedremo persino comparire ai box. Insomma, prima che gli chiedano il rimborso per tutti i danni morali e materiali provocati all'azienda dai suoi colpi di testa degni della migliore diva (e poi dicevano di Hamilton!!) gli fanno fare per un po' il giullare di coorte.

Mercedes

Nessuno saprà esattamente quanto la notizia di Nico Rosberg sia piovuta dal cielo anche ai piani alti della Mercedes. Di sicuro c'era quella firma fresca fresca di rinnovo che hanno sponsorizzato come se fosse l'ultimo colossal uscito al cinema non più tardi della scorsa primavera. Di sicuro c'è che casa Mercedes non se la deve essere passata benissimo dopo che il ritiro di Rosberg è diventato ufficiale. Ciò che ci hanno fatto sapere e che facciamo finta per un attimo che sia vero è che Nico abbia rivelato alla vigili del GP di Abu Dhabi la propria intenzione di chiudere i battenti se le cose fossero andate per il verso giusto a qualcuno tra i pochissimi fedeli ai piani alti, tipo Niki Lauda, Toto Wolff e pochi altri. Lo stesso Lewis Hamilton l'ha saputo pochi minuti prima che la bomba venisse sganciata. Certamente l'intero castello è stato montato dopo la chiusura del grande mercato piloti, quando per gli altri i giochi risultavano fatti e conclusi da un pezzo, mentre loro si sono trovati con un seggiolino vacante nel peggiore dei momenti. Dalla loro parte il fatto di essere il team che più ha vinto negli ultimi tre anni, l'unico team nel quale chiunque farebbe carte false per entrare, il team nel quale, a quanto pare, chiunque ha fatto carte false per entrare. Tutto materiale ottimo per il nostro divertimento. 
Durante la prima settimana dall'addio la maggior parte dell'attività dei social media manager della Mercedes è stata quella di condividere, per il nostro diletto, parte delle migliori offerte che gli venivano dirette, un po' da cani e porci. C'è stato quello che ha indicato nel CV che avrebbero potuto telefonare a Max Verstappen per avere qualche referenza a suo carico che ha fatto partire un vero e proprio circo, con la partecipazione straordinaria dello stesso Max Verstappen, stato capace di reggere lo scherzo molto più del previsto, anche se, in fondo in fondo, il suo fine ultimo è stato esplicitamente quello di candidare la propria persona. Sempre per amore di cronaca, pare che alla candidatura sia seguita una telefonata tra papà Jos e Toto Wolff che, citando quanto già accaduto - a ma ruoli invertiti - in occasione dell'ormai celebre telefonta pre Abu Dhabi, si è conclusa con un "kick your ass"
Tra il serio ed il faceto casa Mercedes ha fatto sapere che gli unici due piloti a non essersi offerti siano stati Kvyat e Raikkonen. Telefonate indagatrici circa le reali possibilità di un rientro in pista sono giunte persino da Maldonado e Barrichello.

Lewis Hamilton

Una volta calato il sipario sulla stagione 2016 in molti sono stati quelli che hanno incominciato a puntare il dito contro di lui. Perchè tutte le sue stravaganze sono andate benissimo fino a quando è stato campione del mondo ma, un minuto dopo, si sono trasformate in arroganza. 
Una delle occasioni degne di scandalo è stata quella della premiazione degli Autosport Award, dove è stato premiato quale pilota inglese dell'anno e, se lo lasci dire, qua anno dopo anno gli piace vincere sempre più facile: chi gli dovrebbe togliere il titolo Jenson Button? Palmer? La Regina Elisabetta in persona? Mentre Nico Rosberg dava sfoggio di sè sul palco, in tutta quella tiritera di cui sopra con Damon Hill, a ritirare il suo premio è comparso il fratello Nicolas. Non è chiaro se sperasse che la genetica e l'alcol a fiumi che girava in sala potesse aiutare a non sentire troppo la sua mancanza ma sono bastati davvero davvero pochi momenti perchè la notizia sia rimbalzata da un capo all'altro dell'internet criticando i suoi atteggiamenti da diva. Punto segnato per Hamilton, alla faccia delle malelingue, nel momento in cui è stato chiarito che, nello stesso giorno della premiazione, in Finlandia si teneva il funerale di Aki Hintsa il medico più famoso dell'intero circus del cui nome e della cui amicizia, nel giorno della sua morte, un po' cani e porci si sono lavati la bocca, ritwittando foto a casaccio per poi dimenticarsene un minuto dopo. 

Jenson Button

La strada della pensione offre grandi gratificazioni e, ragionando sul fatto che questo possa tranquillamente continuare a vivere di rendita dall'età di 36 anni, in effetti, fa girare la situazione ancora più in positivo. Tranne per il dettaglio che chiaramente gli sta dando di volta il cervello. 
Il primo passo verso la cretineria è stata la laurea ad honorem in ingegneria conferitagli dall'università di Bath, luogo che nella mia mente rimarrà eternamente legata alle Canterbury Tales di Chaucer, come se nella mia vita mi fossi veramente impegnata ad approfondire la conoscenza con la letteratura del trecento inglese. Così, giusto per darmi un tono di superiorità, anche se probabilmente non saprei trovare Bath sulla cartina neanche se la cercassi. In ogni modo, qualcuno ha pensato che uno dei frutti della sua carriera sia stata una conoscenza tale della materia da meritare un titolo apposito. Appeso il pezzo di carta al chiodo, comunque ad un età non di molto superiore a quella di molti studenti che amano pascolare per anni all'interno delle mura dell'ateneo, ha deciso di dedicarsi ad attività ben più gratificanti: il cyberbullismo. Principale vittima delle sue attenzioni i tagli di capelli altrui, che lo fanno proprio sbellicare dal ridere. 
Poi, per non lasciare spazio all'inedia, ha deciso di tentare la svolta da social influencer, adottando un cagnolino ed aprendogli un profilo instagram in condivisione con la nuova dolce metà dove postano scatti pucciosi appellandosi come mamma  e papà  della povera creatura. Insomma, come ogni trentenne di oggi che si rispetti, Jenson Button spende buona parte del suo tempo su internet riempendolo di informazioni non richieste.  

Fernando Alonso

Per un lasso di tempo apparso interminabile, dopo il ritiro di Nico Rosberg il caro Fernando è sembrato il pretendente principale al sedile della Mercedes. Prima di tutto perchè da almeno due anni a questa parte sta puntando a quel sedile. In seconda battuta perchè già prima del rinnovo di cui sopra della scorsa primavera, si vociferava di un papabile scambio tra il pilota della McLaren ed uno dei due double trouble Made in Mercedes ormai insoddisfatti della continua tensione lavorativa. In terza battuta perchè Briatore ottiene sempre quel che vuole e se quello che vuole il suo pupillo è un sedile in Mercedes quello che gli offre Briatore è un sedile in Mercedes, se quello che offre Briatore è uno schianto della seconda guida contro il muro per favorire la prima... allora lì ha fatto tutto ad insaputa del pupillo. Nei momenti immediatamente successivi alla ufficializzazione della notizia c'è anche chi ha ironizzato sul fatto che il telefono di Alonso risultasse occupato da ore. Rinunciando ad un pilota d'esperienza e campione del mondo pareva ovvio che volessero un altro pilota altrettanto d'esperienza ed altrettanto campione del mondo: i nomi sono stati fatti tutti. Tra l'altro, al momento sulla piazza c'era pure Jenson Button, occasionalmente a piedi, che ha già lavorato bene con Hamilton in passato, ormai eroe internazionale, campione del mondo, il che richiamava d'allarmante attualità la vicenda del 2009. 
Tornando a Fernando: seriamente, la penale che la Mercedes avrebbe pagato per sottrarlo alle sgrinfie della McLaren avrebbe coperto metà del debito pubblico italiano... o avrebbe permesso alla McLaren degli sviluppi un po' meno cialtroni, ma non è andata così. Tutto questo purtroppo (per Fernando) richiamava d'allarmante attualità anche la vicenda del 2007, pericolo che nessuna squadra al mondo vorrebbe mai correre. Per questo motivo Fernando è stato costretto a ripiegare su quelle dichiarazioni false come una banconota da tre euro, tipo I believe in McLaren, è lì che vuole concludere il lavoro iniziato nelle scorse due stagioni, etc etc etc ed inventandosi un nuovo modo per far parlare di sè: un nuovo grande noioso mistero destinato a rimbalzare di bocca in bocca, di tweet in tweet, di tumblr in tumblr: perchè indossa sempre il cappello? Cosa ci sarà sotto a quel cappello? 
In effetti è stato così: per mesi in ogni sua apparizione pubblica è apparso con un copricapo, a volte un cappello di lana, a volte un casco, a volte un berretto sportivo e le insinuazioni sono salite a mille. Chi ipotizzava un taglio di capelli emmè, che nella vita capita anche ai migliori, figuriamoci a lui... chi la buttava su qualcosa di decisamente più drammatico. La verità è stata svelta ai più dal solito simpaticone e cyberbullo di Jenson Button, insinuatosi a tradimento in una live su instagram del pilota spagnolo e condividendo l'epica impresa sui suoi social. Bel taglio, forse lo posso usare per pulire i pavimenti.

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