mercoledì 1 marzo 2017

2017 - Mercedes

Anche la nuova Mercedes è stata presentata ma, in fondo, è inutile stare qui ad ammettere che siamo tutti molto più interessati alla nuova coppia al volante, la coppia dell'anno, ciò di cui abbiamo parlato per mezzo inverno e di cui intendiamo scrutare ogni minima reazione. 
Il mondo intero è rimasto scioccato nel momento in cui Rosberg ha comunicato il proprio addio e tutti chi siamo chiesti chi avrebbe mai potuto sostituirlo. Io ho adorato come non mai la coppia Rosberg - Hamilton, sin dal suo esordio, quando giocavano ad essere amicissimi, ancor più quando sono iniziati gli scazzi. Io a queste cose proprio mi appassiono, ancor più quando i protagonisti hanno la personalità tale da rendere l'intera faccenda interessante. 
All'inizio è stato complicato immaginare un post-Rosberg. Un po' perchè canie porci hanno incominciato a proporsi. Un po' perchè è successo tutto così all'improvviso. Un po' perchè, qua, ad uno ad uno, stanno seriamente incominciando a venirmi meno tutti protagonisti della Formula 1 presenti da quando io seguo la Formula 1 in prima persona. Però è stata tutta una grande ingenuità: era chiaro che Bottas fosse l'uomo giusto. Tutti quei fattori mi hanno solo distratto, ci hanno solo distratto, col senno di poi dobbiamo soltanto ammettere che la verità era davanti ai nostri occhi.
Alla Mercedes sono sempre piaciuti i grandi contrasti, giocare un po' con i ruoli, anche da un punto di vista grafico, d'impatto, d'immagine. Pensiamo a Schumacher-Rosberg, la vecchia gloria riesumata dalla pensione, il nuovo giovane talento, la nuova promessa dello sport. Pensiamo ad Hamilton - Rosberg, da un lato il gelo tedesco, dall'altro il calore caraibico, il buon padre di famiglia contro lo sciupafemmine, due piloti di talento, con due padri ingombranti alle spalle, destinati a grandi cose  anche se portati a realizzarle in maniera completamente diversa l'uno dall'altro: uno più tecnico e più riflessivo, l'altro più istintivo e umorale. Contrasti sui quali è sempre stato lo stesso team a giocare, da sempre, anche dal punto di vista dell'outfit, delle tute, guanti maglie e scarpette, colori di rappresentanza portati sempre al negativo. 
Hamilton e Bottas sono il nuovo ice&fire. Da un lato sempre il solito carattere dominante, impulsivo e determinato, quest'anno probabilmente ancora più acuito dalla recente sconfitta, dall'altro lato un altro talento nordico, schivo, riservato, non portato alle dichiarazioni sensazionalistiche, biondo più che mai e pure sposato se servisse a fare curriculum. Forse da contratto gli hanno anche inserito un obbligo di filiazione, pena rescissione del contratto, giusto per ripartire da dove la storia si era interrotta.

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