martedì 18 aprile 2017

Bahrain 2017 - gara

Vettel pippa Hamilton in partenza

E' stato bello fino ad un certo punto celebrare la pole position di Bottas, omaggiare il suo primo traguardo in Mercedes e calcolare quanti finlandesi siano mai passati di lì, dolendoci davanti all'eterno quesito: ma Rosberg Jr conta? Sì, no... mezzo? Tolte dai piedi tali fornalità rimane però l'anomalia del piazzamento in griglia di partenza che deve aver turbato Hamilton, autore di una cattiva cattiva partenza. Che poi, guardata da vicino non è sembrata neanche malaccio, solo che Vettel, partito una fila dietro di lui, alla prima curva lo ha pippato, fregandogli la seconda posizione e lasciandolo a mangiar polvere.

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Le fallimentari strategie Mercedes

Ci troviamo davanti ad un week end dove - per quanto riguarda la Mercedes - qualcosa è venuto meno. Non possiamo neanche immaginare cosa sia, ma l'effetto è stato deleterio ed evidente a tutti. Dalla partenza poco recettiva dei due in prima fila all'intera gestione della gara, incapaci di mettere a punto una strategia che potesse avere un senso, in preda ad uno di quegli stati confusionari ai quali solo la Ferrari di qualche anno fa ci aveva abituato. Tipo richiamare entrambi i piloti ai box per il cambio gomme non appena è fatta rientrare la Safety Car: perchè entrambi? Perchè proprio in quel momento lì? E fu proprio in quel momento che Vettel andò in testa alla faccia di qualunque cosa abbiano tentato di fare quelli dietro. Amen.

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Vandoorne rimasto al palo

Sabato sciagurato in McLaren: Vandoorne non supera la Q1 (ma a questo ci ha abituato), Alonso entra in Q2 ma non riesce a disputarla perchè la vettura cede prima. Il giorno dopo ALonso, in un modo o nell'altro riesce a scendere in pista, Vandoorne non si veste neanche... ma nessuno spiega perchè: il giorno prima l'auto funzionava, semplicemente troppo lenta (ma anche a questo siamo abituati). I soliti malintenzionati sospettano che pur di far scendere in pista Alonso ed evitare che li abbandoni definitivamente abbiano sostituito le due vetture.

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Alonso costretto al ritiro a due giri dalla fine

Vettura o non vettura, qua c'è qualcuno che porta sfiga. Siamo alla terza gara su tre in cui Alonso non arriva a vedere la bandiera a scacchi... però a questo giro c'è andato vicino. Non sarà stata una delle gare migliori della sua carriera, però se la stava gestendo con un po' d'autostima, con un po' di sorpassi ed un filo d'azione in pista... anche se la vera azione era almeno 12 posizioni più avanti. Insomma... sarebbe pure finito a ridosso della zona punti ma... no. Anche il fato spera di rivedere JButton un po' più spesso in pista prima della fine della stagione.

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Verstappen: dobbiamo fare come la Ferrari. Poi si schianta al muro.

Quando una Red Bull arriva a chiedere di potersi inventare qualcosa di rivoluzionario per modificare l'esito della gara "come ha fatto la Ferrari" allora capiamo che da queste parti sono veramente cambiati i tempi. Su quello che è successo in seguito si possono usare due chiavi di lettura: o dai box non hanno accettato di essere chiamati 'Ferrari' e, con la scusa del cambio gomme gli hanno sabotato i freni, o la vettura si è immedesimata un po' troppo ricordando la Ferrari d'altri tempi e finendo allegramente contro un muro.

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Lewis Hamilton troppo lento in pit lane

Nella gara delle gaffe e delle misure mancate, Hamilton è riuscito a farsi sanzionare in fase di pit lane compiendo una di quelle pollate d'altri tempi. Io non voglio credere che alla terza gara di campionato gli animi siano già tanto tesi da commettere sciocchezze di questi genere... fatto sta che, in occasione del famoso rientro ai box collettivo, oltre ad aver seguito a ruota Bottas era a sua volta seguito fedelmente da Riacciardo e, nella speranza che il loro doppio pit stop non gli costasse la posizione, ha rallentato talmente tanto all'ingresso in pit lane da sembrare sospetto. E da beccarsi 5 secondi di penalità... i cinque secondi che, se vogliamo dirla tutta, hanno definitivamente mandato in vacca ogni possibilità di vittoria della gara.

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Bottas barcolla ma non molla

Dal mio punto di vista, siamo al week end delle opinioni discordanti. Non riesco a trovare qualcuno che la pensi come me su nessun argomento al mondo, ma va bene così. Perchè io valgo. Per esempio, parliamo di questa faccenda di Bottas. Secondo alcuni, dopo la debacle cinese, in quest'occasione ha fatto vedere di cosa è capace. Sì ma no. Anzi no. Prima di tutto perchè già ho espresso le mie perplessità circa il fatto che quella cinese sia stata, per lui, una completa debacle, in secondo luogo perchè leggerei questo week end con un po' meno entusiamo. Partiamo dalla partenza.
Era un prima posizione e nessuno è riuscito a portargliela via al primo scatto. Da lì ad essersela meritata per tutto il tempo in cui è rimasto in prima fila però, sono due cose completamente diverse. Ha fatto da tappo, non c'è modo più elegante per dirlo. Ha intasato il traffico ed ha costretto Ivan Capelli a ripetere per almeno due o tre volte che c'erano 5-6-7- piloti "tutti raccolti in un fazzoletto", modo di dire che, per la cronaca, fa schifo. Una volta precipitato dietro Vettel ha continuato a fungere da tappo tanto che, ogni singola volta che Hamilton è riuscito a passarlo, è andato ad accorciare il distacco dalla Ferrari mentre, con lui, non faceva altro che aumentare. 
L'ordine di scuderia per far passare Hamilton: un gesto dovuto, pare ovvio. Mica per niente non è stata una strategia portata avanti sin dall'inizio della gara. Il primo sorpasso Hamilton se lo è dovuto chiaramente sudare, ed è giusto così, sia chiaro. Passato però il secondo cambio gomme e con la penalità dei cinque secondi di Hamilton, viste come stavano andando le cose, permettere ad Hamilton di passare per andare a prendere Vettel, nell'ottica di squadra era l'unica cosa da fare per non far vincere Vettel. Vada anche che sperare di recuperare 13 secondi in 10 giri era un progetto davvero ambizioso... ma sempre meglio che star dietro a Bottas che di secondi ne perdeva uno al giro. Se avessero adottato questa strategia sin dall'inizio forse Hamilton e Vettel se la sarebbero potuta combattere un po' meglio, non solo a botte di strategia, ma con i se di certo non si riscrive la storia. 
E così do contro anche quelli che accusano la Mercedes per l'ordine di scuderia. Da che pulpito poi.

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Felipe Massa driver of the day

Vediamo di non dimenticarci di Pippo Massa quando serve. Perchè è facile dare sempre tutte le colpe del mondo ai pensionati che guidano con il cappello, ma quando un vecchio con il cappello a bordo di una Williams riesce a dar filo da torcere ad un vecchio col cappello a bordo di una Ferrari i meriti gli devono essere riconosciuti.

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