sabato 8 aprile 2017

FormulaGossip - Cina 2017

Antonio Giovinazzi is back!
La Ferrari pare essere al settimo cielo, ma del tutto immotivatamente. O meglio: prendendosi meriti che non le appartengono. Forse il merito è della Sauber, che in macchina ce lo sta facendo risalire un'altra volta, o di Werhlein il cui mistero sulle reali condizioni di salute incomincia ad insospettare anche gli insospettabili. Orgoglio italiano: mode on. Prenda il via il gran premio di Cina ed. 2017.
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Toto Wolff è sicuro: Pascal Wehrlein tornerà in macchina in Bahrain.
Una volta uscito con le proprie gambe dall'inicidente in ROC pareva godere di un'ottma salute: rimasto comunque in poltrona per il resto del week end, non dava cenno a nulla di irreparabile. Poi sono arrivati i test inFernali che, per essere invernali, paiono quasi più primaverili se li si sposta ancora un po' a ridosso dell'inizio della stagione. Wehrlein in quell'occasione non è neanche salito in macchina, così come è stato per la prima gara della stagione, mitigando la faccenda con la necessità di farsi recuperare tutto quello che si è perso a causa dello stop forzato del mese precedente. Alla seconda gara della stagione siamo nuovamente al punto di partenza: ancora una domenica in salotto per lui con quale voce critica in più circa le reali condizioni di salute. Da un lato chi ritine che vi sia, sotto sotto, qualcosa di ancora più grave di quanto ci è stato raccontato. CHe poi, dico io, non ci è stato raccontato nulla, quindi basta panzanate. Qualcuno lo vede conciato male come Alonso dopo la famosa fulminazione sulla via di Montmelò, con l'aggravante che se mandi Wehrlein indietro di 10 anni lo riporti all'asilo, altrochè. La tesi opposta la vedo ancora più simpatica: Wehrlein non ha assolutamente niente, sono gli sponsor ad averlo abbandonato e, per salvare la faccia, mettiamo in copertina le esigenze di forza maggiore per il suo appiedamento. A sostegno di questa tesi numerosissimi esempi di piloti tornati a guidare non propriamente in perfetta forma, vedi Webber, o Kubica, senza che questo gli abbia mai impedito di far sul serio.
Tutto questo chiacchiericcio su Wehrlein sta iniziando ad infastidire gli alti vertici Mercedes, che del giovane intendono essere ancora i precettoried a prendere la parola per primo è proprio Toto Wolff il quale pare essere sicuro che già dalla prossima gara le cose torneranno come devono essere.
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Prenda il via il gran premio di Cina. O forse no.
Partenza incerta per questo gran premio che tenta già di minare le nostre certezze dalle prove libere... che non si sono svolte. La situazione del nostro pianeta è imbarazzante ma qua facciamo finta di essere preoccupati solo per il povero pubblico sugli spalti che, dopo aver pagato il biglietto, non ha potuto godere di alcuno spettacolo dopo che le prove libere del venerdì sono saltate per colpa della nebbia. Tutto spostato al sabato, prima delle qualifiche, ammesso e non concesso che la "nebbia" torni a livelli raguardevoli. Per fortuna che c'è Hamilton, sempre pronto a scendere in pista, a piedi a questo giro, per intrattenere il pubblico con regalie varie.
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La fedina penale di Jos Verstappen.
Allegre nottate olandesi quelle che è costretto a vivere Jos Verstappen, dopo che il figlio si è emancipato alla maniera di Lewis Hamilton dal padre Antony. Dopo che il figlio gli ha impedito di seguirlo in giro per il mondo e mandarlo a letto senza cena ogni volta che ne combinava una bella in pista, qualcosa da fare se lo dovrà trovare anche lui. Quindi perchè non partecipare ad una bella rissa in discoteca? Perchè non passare una bella notte al fresco? Sempre meglio che cedere alla noia. 
Calma e sangue freddo, perchè il caro Jos non è affatto nuovo a certe situazioni. Racimolando solo che un po' di informazioni in giro per la rete emerge, in maniera quantomeno anomala ed allarmante, una serie di fattarelli inquietanti. Si parte con una rissa alla quale ha partecipato già nel lontano 1998 quando fu condannato a 5 anni di reclusione, pena poi sospesa per qualcosa simile ad un patteggiamento olandese. Segue una condanna a tre mesi di reclusione del tribunale olandese per violenze sulla ex moglie - madre di Max - nel 2008. Ultima ma non ultima un'accusa di tentato omicidio, con querela poi ritirata dalla diretta interessata, risalente al 2011 quando ha investito con l'automobile la ex-compagna - poi futura moglie, ad ulteriore testimonianza della perversione dietro a tutto ciò. Datosi prima alla fuga, presentatosi successivamente spontaneamente alla stazione di polizia, scattò l’arresto anche se, anche in quell'occasione, andò a finire a tarallucci e vino. Dulcis in fundo, avendo probabilmente esaurito le mogli nel frattempo, dello scorso luglio la denuncia sporta dal padre Frans per l'aggressione subita dal figlio.
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Segreti segretissimi
Qualunque cosa sia successo l'anno scorso in casa Mercedes, qui lo dico e qui lo nego, ce lo porteremo avanti per i prossimi 10 anni. Tutto pare chiaro e pacifico all'apparenza, ma ben troppo frequenti per essere casuali, i richiami ai "segreti" operati dai due protagonisti. In un primo momento è stato Rosberg ad assicurare tutti, ma soprattutto Lewis, di portarsi a casa tutti i suoi segreti e non essere intenzionato a rivelarli a Bottas. Più recente è l'affermazione di Lewis, pronto a rivelare tutto ciò che è stato in Mercedes durante il 2016 solo dopo che si sarà ritirato dalle scene.
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Pazze idee made in McLaren
In McLaren pullulano le brillanti iniziative. Se poi utilizzassero tutte queste energie per portare a casa anche una vettura decente probabilmente sarebbero tutti molto più soddisfatti. L'ultima di una serie di iniziative "interessanti" (prego apprezzare l'uso delle virgolette) è la partnership con amazon, in collaborazione con la quale è stato prodotto un documentario relativo alla preparazione del team per questo 2017. No, ma, che... davvero?
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Stoffel Vandoorne uno di noi
Perchè è facile essere sempre in giro con il proprio jet privato, scalare montagne o soffrire le pene dell'inferno attraversando il deserto in bici per allenarsi ad una quale forma di triathlon estremo, come se il triathlon non fosse già uno sport estremo di per sè. Stoffel Vandoorne è uno di noi, non si imola tentando di raggiungere le vette estreme degli sportivi estremi, non si da alla pazza gioia vantando il proprio ingresso nel mondo dei vips. Stoffel Vandoorne trascorre le domeniche sul divano, mal vestito, coperta sulle gambe e PC alla ricerca dello streaming più stabile.
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Jenson Button fermato per eccesso di velocità
La parte divertente di tutta questa faccenda è che lo stop è arrivato... in bicicletta. 
Un passo indietro: da quando si è ritirato dalla formula 1 tutto ciò a cui riesce a pensare è la bicicletta. Cioè, c'è anche una altra cosa, ma visto che cerchiamo di darci un tono e non scivolare nelle becere chiacchiere da bettola, restiamo sul piano sportivo ed accettiamo il fatto che anche una bicicletta tiri più di un carro di buoi. Insomma, tra uno scatto e l'altro delle sue folli biciclette di ultima generazione, è giunto francamente al punto di sfrangiare la pazienza al proprio prossimo concentrando tutte le proprie energie sull'allenamento per il fantasmagorico triathlon nel deserto, svoltosi giusto giusto lo scorso week end dove si è piazzato in terza posizione. Nota amara giunta immediatamente dopo la grande soddisfazione: la squalifica per eccesso di velocità in un tratto da percorrere in bicicletta a velocità ridotta. Buona notizia: forse che sia un forse inizierà a parlare d'altro, cattiva notizia: tra un anno saremo da capo, obiettivo primario qualificarsi per qualcosa potenzialmente molto molto figo. Pare.
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La sesta pole position
63esima pole in carriera, sesta in Cina. Lewis Hamilton ha aggiunto un altro tassello ai recordi in carriera, a danno delle Ferrari che a questa pole, quantomeno, ci avevano creduto un pochino. Un pochino glielo avevano anche lasciato credere, quando nelle precedenti sessioni di qualifica, prima Vettel poi Raikkonen si sono portati a casa il tempo migliore. Poi Hamilton con fare scazzato è sceso dalla vettura, si è tolto il casco e si è rifugiato nelle retrovie. La prostata è un problema serio, inutile scherzarci su. Però qualcuno ha letto in quell'atteggiamento un filo di insofferenza... andata a buca quando, al primo tentativo di giro veloce, pur con qualche sfumatura in pista Hamilton porta a casa il miglior tempo, al secondo si migliora, nulla che la Ferrari riesca a raggiungere o che le altre squadre, tutte, nessuna esclusa, riesca persino a sognarsi. Ciò che è chiaro è che nulla sia veramente scritto sotto il cielo di Shanghai.
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Alonso non si ritirerà prima della fine della stagione
Anche lui ha dovuto dire la sua sull'argomento che lo vede protagonista dopo l'avvio della stagione. Ne è certo: crede nella McLaren e non ha mai minimamente pensato di ritirarsi anzitempo. Il che vuol dire che è tutto vero. Questione diversa se lo farà veramente... 

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