lunedì 29 maggio 2017

Monaco 2017 - Gara

- Vettel beffa Raikkonen -

Nuova vittoria per Sebastian Vettel, pronto a mettere un ulteriore piedino avanti in classica iridata senza guardare in faccia a nessuno. Il vero problema è che a questo giro la fiaccia alla quale non ha prestato molta attenzione è quella di Kimi Raikkonen... il che ha lasciato un po' d'amaro in bocca a tanti. Mettiamola così: il modo in cui è andato a vincere Vettel è stata una vera canagliata di squadra, due diverse strategie, una per forza di cose migliore dell'altra uscite dallo stesso box e diretta a due diversi piloti con lo scopo preciso di avvantaggiare uno a dispetto dell'altro. Le cose sono andate così: inutile leggerle con una diversa chiave. Quello che lascia l'amaro in bocca è che il "dispetto" sia stato fatto a danno di Kimi Raikkonen, che è ormai il nonno buono dello schieramento, dei cui trionfo eravamo già tutti pronti a gioire ognuno per una propria ragione, ognuno per un motivo diverso, ma sarebbe stato veramente un bel momento per lo sport in generale. Secondo motivo: il fatto che non ce ne fosse affatto bisogno, il mondiale è ancora lungo, Vettel è già in testa alla classifica e in questa gara era davvero scontato tenere Hamilton a distanza di sicurezza. Terzo motivo: l'averla fatta tanto sporca. Perchè non è stato semplicemente detto a Kimi di togliersi dai piedi, far passare e tutto il resto. Gli hanno remato contro dall'alto. Il che è davvero poco simpatico, a detta di molti. 
Quantomeno sarebbe stato di buon gusto che Vettel festeggiasse un po' meno sul podio.

-:-

- Hamilton al super-recupero of the day -

Partendo da una tredicesima posizione a Monaco già sarebbe stato d'auspicio riuscire ad entrare in top ten. Tre posizioni le si possono pur sempre recuperare sperando in quale pivello che si schianta contro il muro, qualche uscita di scena poco dignitosa di qualcun'altro etc... Andare oltre si è rivelato già un bel miracolo, soprattutto in questa stagione 2017 dove le vetture sono diventate ancora più larghe, ancora più ingestibili da rendere difficili i sorpassi altrove, figuriamoci qua. L'unica soluzione è stata quella di ritardare il rientro ai box rispetto a tutti gli altri vedere di perdere il meno possibile. In fin dei conti non è stata una cattiva gara la sua... peccato che verrà ricordata negli annali del... no, non è vero! Nessuno ricorderà mai questa sua gara. E' finito settimo mentre le Ferrari gli stanno fregando il prossimo titolo mondiale. Oddio, non credo di essere pronta ad assistere a tutto questo.

-:-

- Ricciardo terzo beffa Bottas -

Non male neanche la strategia della RedBull di Ricciardo, giunto sorprendentemente per la seconda volta di fila a podio, questa volta beffando la Mercedes di Bottas, ancora incapace a reggere queste situazioni. Ma abbiamo fiducia in lui. Almeno credo. 
Ringraziamo il fatto che Ricciardo quest'anno pare aver abbandonato quella faccenda dello shoey. Forse ha trovato una ragazza in grado di fargli passare la voglia di assumere batteri a trasmissione aerea.

-:-

- Verstappen non la prende bene -

Oggi è il giorno della colleganza! Perchè non c'è solo Raikkonen a non aver preso molto bene la coltellata alle spalle del team, ma anche Verstappen è un filo deluso dall'essere stato il primo in griglia a compiere il pit stop, quando il suo compagno di squadra è stato uno degli ultimi e si è pappato ben due posizioni in un colpo solo. Insomma, non son cose carine da farsi.
-:-
- Stroll a letto senza cena -
Altra gara eccellente per il piccolo di casa William, incapace a prendere confidenza con la vettura, le gomme, la pista... ma ormai particolamente in confidenza con muri, muretti, guard rail e paraurti. Dopo aver lagnato mezza gara per questa fantomatica mancanza di grip, avergli cambiato gomme almeno tre volte per verificare che con fosse pazzo, alla fine lo hanno richiamato ai box e lo hanno fatto fermare, perchè qui non è che abbiamo il tempo di inseguire fantasmi per tutto il giorno.

-:-

- Wehrlein in castigo -

Faccia contro il muro per Pascal Wehrlein, uscito in maniera singolare da un contatto con Jenson Button che, in molti paiono non aver compreso per il meglio. Se non fosse stato che la regia ci ha lasciato per 5 minuti a fissare il fondo della Sauber di Wehrlein senza capire se fosse grave oppure no, senza sentire la sua voce, anche se un team radio presumibilmente si è avuto molto prima di quanto ci vogliono far credere, senza capire che fine avesse fatto Button, improvvisamente sparito da ogni monitor e dato per "grigio" nel GPS di gara, ecco, se tutte queste situazioni non si fossero verificate contemporaneamente, sarebbe stata anche una cosa divertente. 
E comunque smettiamola immediatamente di prendercela con Button, che è stato l'unico in questo mortorio di gara ad aver almeno provato a compiere un sorpasso. Senza abusare del senno di poi, se non si fosse realizzato tutto quello che si è realizzato, la manovra non era poi così azzardata, lo spazio per il sorpasso c'era, se il nano non fosse andato a stringere.

-:-

- Ocon ed il tombino maledetto -

Non si sono ancora esaurite le sciagure of the day sulla Force India di Ocon che, dopo tutto quello che ha dovuto patire al sabato, si è ritrovato a centrare in pieno un tombino alla domenica, forando una gomma e galoppando verso il box in cerca della salvezza. Ma ancora con sti tombini che volano? Ma tutti gli anni dobbiamo per forza essere da capo? No, perchè se la gomma bucata fosse stata quella di una Ferrari a questo punto delle nostre vite staremmo ad interrogarci sull'opportunità di smetterla di riproporre questo GP tutti gli anni.

-:-

- Pessime figure a casa McLaren -

Ci sono modi di finire male un Gran Premio, Vandoorne ha preso il peggiore e l'ha preso in pieno. Già in fase di qualifica, prende una prestazione decente e la sfracella contro il muro, a dimostrazione di quanto tutto sia accaduto per caso. Il giorno dopo, in gara, rischia seriamente di arrivare in zona punti una volta nella vita, la prima volta da quanto questa nuova McLaren ha visto la luce e... la fa sfumare ancora contro un muro. Senza essere coinvolto in duelli o altre amenità: così, di punto in bianco. La gara per lui era forse già durata abbastanza, non è abituato ad andare oltre.

-:-

- Ericsson what? -

Un po' come per Vandoorne, anche per Ericsson la gara è finita senza il minimo perchè contro il medesimo muro, fuori alla medesima curva. Con l'aggravante che nel momento in cui è successo ad Ericsson  erano tutti ancora dietro la safety car.

-:-

- Perez vs Kvyat -

Se proprio vogliamo fare i saputelli, oggi la gara più interessante che si sia vista è quella di Sergio Perez. A forza di scherzare sul fatto che ci sia da tifare Force India inizierò pure a convincermi... ma... andiamo per ordine. C'è stato un momento che il fato lo ha schiantato fuori dalla zona punti, sarebbe dovuto essere il suo 16° piazzamento a punti consecutivo, il che lo rendeva una situazione di alto interesse. Da che parte sia passato io ancora non me ne capacito ma è riuscito, con l'ausilio della Safety car di Wehrlein e Button a rientrare ai box una volta in più degli altri senza perdere posizioni, cambiare gomme ed affrontare in netto vantaggio sugli altri un piccolo recupero, quanto necessario ad entrare in zona punti. Ed il bello è che gli riesce pure... trionfo mandato presto in vacca dall'ultimo schianto contro Kvyat che manda in malora l'impresa. Però si porta a casa il miglior tempo in gara ed il miglior tempo del circuito.

-:-

2 commenti:

  1. Perez finora si era salvato perché la Rai trasmetteva le gare in differita. :D Quando è stato detto in diretta che Perez andava a punti da 15 gran premi consecutivi, la cosa ha dato i suoi frutti. XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Povero Perez. Vittima sacrificale del sistema
      Ovviamente, secondo solo a Vandoorne a.k.a. "se nessuno finisce a muro - SBAM!" o "sarebbe il primo punto iridato per la McLaren - RI-SBAM!"

      Elimina