lunedì 11 dicembre 2017

Brasile 2017 - Gara

- Vettel pippa Bottas -

C'è qualcosa che è vagamente sfuggito a Bottas: mentre tutti intorno a lui stanno tirando i remi in barca, lui, più di tutti gli altri, dovrebbe non farlo. Tipo perchè matematicamente si stava ancora giocando la possibilità di essere secondo classificato, pippare Vettel e tutto il resto. Invece è Vettel a pipparlo, dalla seconda piazza, lo supera in partenza e non c'è verso che almeno faccia finta di provarci a farsi rispettare dal proprio prossimo. Dopo tre secondi di gran premio è il seconda posizione e tale arriverà alla fine della gara. Amen: campionato del mondo concluso anche per lui.

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- Ocon sbattuto fuori da Grosjean -

Grosjean si scusa... ma ha una giustificazione per tutto! Non ho idea se anche Grosjean avesse qualche record personale da inseguire, tipo il maggior numero di disastri combinati in carriera o la maggior fila ininterrotta di scuse ad cazzum escogitate dai tempi de "il cane mi ha mangiato i compiti", però Ocon portava avanti, con coraggio ed orgoglio il suo statisticone personale. Mai un ritiro dal suo ingresso in Formula 1 ed una percentuale che non sto neanche qua a ripetervi di gare giunte a punti. Insomma, roba grossa per uno che sta in Force India... è uscito indenne dalle guerre civili con il suo compagno di squadra ma non è sopravvissuto a Gorsjean. Che ha fatto il botto... ma non è colpa sua. E' colpa della macchina.

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- Lewis just want have fun -

Remi-in-barca state of mind, anche per Lewis che, però, deve almeno provarci a far finta di essersi guadagnato questo campionato. Parte dal box, neanche dall'ultima fila, proprio dal salottino del motorhome, intanto c'è sempre qualcuno che combina un disastro e permette di recuperare terreno. basta andare con calma e sangue freddo... e ricordarsi che alla fine della fiera non esiste neanche più una valida ragione per combattere. Sorpasso dopo sorpasso comunque arriva fino alla quarta posizione.

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- Fernando isn't faster than you -

Cambiano, cambiano le mode e i tempi... cambiano anche le carte in tavola per Alonso e Massa che, a questo punto delle loro carriere, non sono più l'uno faster than the other a prescindere. Fernando ha trascorso metà della sua gara a bestemmiare dietro a Massa, impegnandosi moltissimo per superarlo... ma senza riuscirci. A questo punto sì che per Pippo è giunto il momento di ritirarsi, la sua soddisfazione è riuscito a prendersela, adesso tutti a casa. O da Cesare Ragazzi per far qualcosa per quella alopecia galoppante.

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- Felipinho proud -

Io lo so che tra una decina d'anni scarsi saremo qua a parlare di quel nuovo piccolo mostro galoppante chiamato Felipinho Massa e lo vorremo tutti conficcare con gli spilloni woodoo su modello Max Verstappen. Ci starà tremendamente antipatico, proprio a pelle, perchè verrà pompato dagli sponsor, passerà avanti a gente che magari se lo merita di più ed in pista pretenderà che il cognome arrivi prima di lui. Tra l'altro ci ricorderemo di lui, bambino, 10 anni prima, quando pucciosamente bisbigliava all'orecchio del padre di essere orgoglioso di lui, e ci sentiremo estremamente vecchi e frustrati, quindi ci starà ancora più antipatico e saremo davvero insofferenti nei suoi confronti. 
Pur consapevoli di tutto questo, dando l'addio al padre e a lui un bell'arrivederci, salutiamo la più tenera delle mascotte di questa formula 1 moderna. Però facciamo un accordo: facciamo che tra 10 anni, quando invaderai nuovamente le nostre esistenze, non ti porterai sistematicamente dietro tutto il carrozzone di padre, nonno, e ogni parente fino al sesto grado? Grazie

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- Ricciardo avrebbe voluto la strategia di Hamilton -

Partito 14esimo per arretramento, contatto in partenza, finsce ultimo e recuperato fino alla sesta posizione. Sarebbe stato meglio partire dal box e star fuori dalla mischia.
Qui però vi sta sfuggendo il suo garone. E fate male. Perchè siete  distratti. Sempre a guardare le nuvole... o Vettel che, laggiù, in prima posizione, ha pure avuto il coraggio di vincere e rendere fieri di sé tutti i ferraristi. Ma che davvero? A questo punto della stagione? Ora che la concorrenza è in vacanza? Guardatevi intorno alla ricerca del vero driver of the day. Soprattutto tenedo in considerazione anche l'autoironia finale quando, rendendosi conto di esser praticamente passato in sordina, pur avendo compiuto la stessa impresa di Hamilton, ottenendo praticamente lo stesso risultato ma con il doppio dello sbattone, ha affermato che, a conti fatti, copiare la strategia elaborata da Lewis, di saltarsi le qualifiche e partire dai box, sarebbe stata preferibile: ti eviti la ressa iniziale e ti risparmi un passaggio dal carrozziere.

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- La maledizione di Kvyat -

E' così che Hartley fonde un altro motore e non arriva alla fine della gara. Inutile andare a cercare altre ragioni tecniche o meccaniche. Qui è tutto legato al sovrannaturale e alla giustizia divina. Perchè è facile cercare ragioni dove queste non ci sono: il karma punisce e picchia duro, soprattutto quando uno non se lo aspetta. Per come è stato trattato Kvyat nelle ultime stagioni probabilmente ci vorrebbe qualcosa in più che un paio di motori fusi... mica per niente dal prossimo anno in Toro Rosso saranno dotati di motori Honda.

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- That wasn't Glock -

Siamo in Brasile e siamo a pochi giri dalla fine. A poche curve dalla fine. Hamilton ha trascorso tutta la gara all'inseguimento di qualcosa o di qualcuno, c'è quasi, manca solo una posizione. Stiamo calmi, non è il 2008 e quello davanti non è Glock. Quello davanti è Kimi Raikkonen, l'unico che lo separa, ormai, dal salire sul podio. Il solo fatto che quello non sia Glock dovrebbe far capire che, alla fine, Lewis, almeno questa volta, l'obiettivo non l'ha centrato... ma io non riesco a non tornare in tema di orgoglio ferrarista e tutte le altre panzanate che ci siamo detti prima. Ma seriamente Raikkonen è arrivato a mezza spanna dallo scendere dal podio superato da uno che ha iniziato la gara in pijama? Quella mezza gara con il fiato sul collo non ha reso esattamente onore al merito del cavallino rampante ma... ok. Dite un po' quello che vi pare.

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- Applausi per Pippo -

Dacci oggi la nostra parata quotidiana. Ormai Pippo Massa è un esperto. Potrebbe organizzare parate commemorative per professione. L'anno scorso se la è fatta a piedi, faticava, piangeva e sudava... una scena imparazzante che nessuno vorrebbe rivedere mai più. Il destino gli ha offerto la possibilità di riprovarci ... ed eccoci qua, in macchina, con bandiera sopra la testa e casco a coprire le espressioni facciali. Se ha spento pure il microfono credo che non gli sarebbe potuta andare meglio. A rendere onore alla sua carriera e con l'auspicio di non ritrovarci a questo punto un'altra volta nelle nostre vite, l'amico-nemico di sempre, Fernando Alonso, pronto ad attenderlo al varco con un bell'applauso. Ora però qualcuno spieghi a Massa che questa non è l'ultima gara dell'anno. Oppure no, prima che organizzi un'altra parata.

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