domenica 14 gennaio 2018

2017: 10 buone ragioni per ricredersi. O forse no.

Non ho mai avuto molta fortuna al gioco. Vorrei dire di averne molta in amore, ma su questo stenderei un velo pietoso. Non ho mai avuto molta fortuna al gioco e non ho mai avuto molto istinto di previsione per il futuro. La mia carriera da PaoloFox chiaramente sarebbe morta prima ancora di iniziare se solo ci avessi provato. Per fortuna non ci ho provato ma, annualmente, mi ritrovo da queste parti ad immaginare cosa potrebbe stuzzicare la visione della stagione che sta per iniziare... e nove mesi dopo, puntualmente, li smentisco tutto. Ripercorrendo come sono andate le cose negli anni passati devo ammettere però che sto sensibilmente migliorando: già l'anno scorso le cose non erano andate così male, ma questo è decisamente l'anno della svolta. 

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Ripercorriamo insieme le epiche gesta. 
- 1 - Assistere all'ennesima falsa speranza Made in Ferrari. Per un solo brevissimo istante la Ferrari stava quasi per smentire la previsione. Stava davvero dimostrando di essere in grado di farcela, non dico a vincere ma, quantomeno, a reggere il passo della Mercedes e arrivare a lottare per il titolo fino all'ultima gara. Alla fine, drammaticamente, la risposta è stata negativa. Un mondiale assegnato a tre gare dalla fine del campionato non può definirsi un successo per il secondo classificato, in nessun caso, ancor peggio in ottica costruttori dove i giochi si sono chiusi addirittura con una gara di anticipo. Per non parlare del fatto che quello che è successo a tre gare dalla fine è stato solamente il sigillo ufficiale dato dalla matematica, i giochi erano purtroppo già fatti da un pezzo... ed è un peccato perchè io stavo veramente aspettando da anni l'epico confronto tra Vettel ed Hamilton. Stavamo veramente aspettando tutti, più e meno fan, di non assistere unicamente alle lotte interne Mercedes per la conquista del titolo. Quest'anno sono persino venute meno le lotte intestine, uno scenario da latte alle ginocchia. 
- 2 - Vedere Bottas tradire le aspettative. Come è andata la stagione di Bottas? Ho letto di molti chiaramente orientati a distruggere totalmente la sua opera di quest'anno, la macchina era buona, lui ne ha certamente tratto vantaggio, non avesse avuto il sedere su una Mercedes nessuno si sarebbe accorto di lui, Rosberg era un'altra cosa. Anche se comunque è pieno il mondo anche di gente che demolisce Rosberg. Inizio quasi più promettente di quanto si sarebbe aspettato lui stesso, appiattimento dopo la metà stagione quando è sbocciato definitivamente il suo compagno di squadra. Che le due cose siano correlate? Non vedo molti orientati in questo senso ma pare ovvio che il secondo sviluppo della vettura sia andato in una direzione maggiormente favorevola ad Hamilton piuttosto che alla mezza pippa al suo fianco. Qualche problemino di adattamento in più per uno che, tuttavia, ricordiamocelo, era alla sua prima stagione in Mercedes dopo un trasloco repentino ed improvvisato. Due vittorie che ne sanno tanto di contentino per la stagione in corso ma che devono necessariamente fare da antipasto per tutto quello che ancora deve essere nella prossima stagione. In ogni caso, personalmente, come leader carismatico ancora proprio non riesco a vederlo. 
- 3 - Ripercorrere la lunga strada verso il pensionamento di Pippo Massa. Anche quest'anno abbiamo dato nella speranza che questa seconda volta sia anche l'ultima volta. Speranza nel senso che nessuno dovrebbe avere, per nessuna ragione al mondo, tutte queste feste d'addio. Gli abbiamo pure lasciato festeggiare la sua ultima gara in almeno un paio di gran premi di troppo... ora però che restituisca le chiavi e abbandoni l'edificio con lo scatolone in braccio, per cortesia. Intanto lo sappiamo che molto prima del previsto sarà nuovamente tra i piedi come opinionista, come telecronista, come padre dell'ultimo inevitabile talento a quattro ruote. Quelle cose lì insomma. 
- 4 - Aspettare il supremo atto di prepotenza del sempre più borioso Max Verstappen. Per quanto riguarda la questione topexan le cose ancora non vanno alla grandissima, per tutto il resto c'è Mastercard. Quella di papi, per intenderci. Non saprei bene da che parte passare per sintetizzare la sua stagione... forse dicendo Singapore? O è meglio ricordare il Messico? La volta in cui è stato appiedato dal podio americano o quando ha sbattuto fuori di pista il compagno di squadra? Quanti brividi e quante emozioni in un solo soggetto. 
- 5 - Percorrere la lunga strada verso il pensionamento di Kimi Raikkonen. Nope! Kimi non ci regala il brivido, non ci pensa neanche, sbarca su instagram per sembrare ancora più giovane e sottoscrive rinnovi su rinnovi. Per essere uno che quasi 10 anni fa si era già ritirato mandando al diavolo tutti dimostra un indiscutibile attaccamento alla poltrona. Cerimonia rimandata di un altro anno, ma lo attendo al varco.
- 6 - Partecipare attivamente al toto-nomination della futura seconda guida Ferrari. Prima dell'ufficializzazione del rinnovo un po' di toto-nomitation la abbiamo addirittura avuta, quanta gioia. Neanche a dirlo nomi ne sono usciti una pila infinita, voglio solo ricordare con la massima gioia possibile, quello di Nico Rosberg, uno che ha abbandonato tutto ancor prima di smaltire completamente la sbornia della vittoria per vivere in ciabatte e registrare vlog per professione. Rimandiamo di un anno anche questo giochino. 
- 7 - Ascoltare il team radio della vita di Ferny Alonso attendendo il fatidico momento in cui obbligherà quel pensionato di Jenson Button a tornare in pista. Team radio della vita di Alonso: check! Ritorno in pista di Jenson Button: check! Ritorno in pista di Jenson Button con team radio della vita: check! Tre punti con una sola partita. Sono solo ancora un po' indecisa su quale sia il vero team radio epico di Alonso: la volta in cui si è immotivatamente accanito contro Palmer (karma!!) o quando ha abbandonato la vettura in mezzo alla pista, ignorando l'ingegnere che gli indicava di riprovare a riaccendere la vettura, invitandolo a provarci lui a guidare 'sto schifo di macchina!
- 8 - Trovare una fidanzata a Lewis Hamilton. Genio e sregolatezza: Lewis Hamilton quest'anno ci ha voluto stupire anche da questo punto di vista. E' cessata definitivamente la grande marcia di attrici, cantanti, sportive, modelle che fino ad un anno fa, settimanalmente, venivano fotografate al suo fianco e indicate come le nuove fiamme... l'ultima in ordine di tempo è stata Winnie Harlow ma è sparita anche lei almeno da questa estate. La strada per fargli mettere la testa a posto si sta rivelando più lunga e tortuosa del previsto ma me lo sento che siamo sulla buona strada. E comunque è evidente che nel suo destino non possa che esserci altro che l'indimenticata Pussicat doll.  
- 9 - Assistere alla definitiva trasformazione di Sebastian Vettel in Fernando Alonso. Se solo la lotta per il titolo mondiale non fosse morta anzitempo credo che avremmo fatto passi da gigante anche nei confronti di questo obiettivo. Inutile dire che a Baku ho visto proprio l'apice delle mie previsioni emergere e dominare davanti a tutte le altre, rivela ancora uno spiccato senso della simpatia e dell'umorismo ma, lo ripeto, è stata solo il venir meno di ogni speranza a farlo rinsavire. Un paio di volte ha preteso che il compagno di squadra si smaterializzasse davanti ai suoi occhi per farlo passare, un paio di volte ha preteso che anche gli aversari si smaterializzassero davanti ai suoi occhi perchè la sua gara era più importante della loro, un paio di volte ha preferito andare a testa bassa dritto come un treno verso l'obiettivo (centrando in pieno un muro) invece che usare un poco di astuzia e di furbizia che, tra l'altro, siamo tutti certi che, laggiù, da qualche parte, ci sia. O almeno c'era ai tempi dei quattro titoli in Red Bull. 
- 10 - Rispondere definitivamente alla domanda ma cos'è sta merda? istintivamente formulata dopo aver visto di sfuggita la nuova McLaren. L'aspetto non ci ha fatto dimenticare le prestazioni, le prestazioni non ci hanno fatto dimenticare l'aspetto. Questa McLaren è stata tremenda da ogni punto di vista. A livello di prestazioni spesso ha dimostrato di non essere più l'ultima dello schieramento. Lì si sono piazzati, spesso ed orgogliosamente, le Sauber... con la sola differenza che le Sauber, quantomeno, in fondo alla gara ci sono arrivate, le McLaren a volte hanno avuto difficoltà persino a chiudere il giro di ricognizione. 

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