domenica 26 febbraio 2017

Waiting 2017: 10 buone ragioni per le quali non vedere l'ora che inizi!

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Assistere all'ennesima falsa speranza Made in Ferrari

L'inverno di casa Ferrari è stato caratterizzato da un anomalo silenzio stampa. Nessun comunicato ufficiale su quanto intendessero spaccare tutto, quanti piedi avrebbero messo in testa a tutti gli altri con l'inizio della stagione e via di seguito. Quest'anno, fino alla presentazione della vettura non è volata una mosca. Ovviamente tranne per l'incidente di Vettel a Fiorano durante i test per della Pirelli, ma anche su questo si è fatto calare in fretta il silenzio, giusto perchè non sembrasse una figuraccia. I soliti ben informati erano certi: tutto questo silenzio è la sola copertura necessaria a nascondere il fatto che la vettura, ancora prima di partire, sia già uno schifo. Uno schifo nero, di quelli che neanche in McLaren riescono più a concepire. 
La stagione, tuttavia, partirà a breve e i canti della vittoria già mi pare di sentirli dentro le orecchie. Forse perchè sto lentamente impazzendo come Giovanna D'Arco o perchè ogni anno è la stessa storia: in Ferrari amano lodarsi a bomba, vantare la propria storia ed i titoli vinti in passato cercando di far passare in secondo piano il fatto che siano passati quasi 10 anni dall'ultimo titolo che si sono portati a casa. La scommessa anche quest'anno è la seguente: riusciranno a mantenere la promessa? Alla scia di autoesaltazione seguiranno dei risultati degni di questo nome?
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Vedere Bottas tradire le aspettative

Dopo anni ed anni passati ad un passo dalla promozione in un top team, probabilmente stava incominciando a pensare che questo momento non sarebbe mai arrivato. Dal punto di vista della Mercedes rivolgere la scelta nella sua direzione è stato tuttavia un bel salto nel vuoto. Probabilmente è stato il compromesso storico che stavano cercando: un pilota che non sia una vecchia gloria del circus, ma neanche uno troppo inesperto. Uno che negli anni passati ha portato a casa diversi podi, ma non è stato esente da qualche cazzatella in pista. Insomma, potrebbe rivelarsi il miglior colpo di mercato degli ultimi anni... o un clamoroso fiasco, in ogni caso attenuato da quell'usato sicuro di Hamilton, certamente non più disposto a farsi mettere in secondo piano dal suo stesso compagno di squadra.
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Ripercorrere la lunga strada verso il pensionamento di Pippo Massa

Quando fu scaricato dal cavallino rampante Pippo Massa ebbe modo di vedersi un contratto firmato dalla Williams ben prima della fine della stagione, abbiamo pianto e ci siamo strutti moltissimo per la fine di quell'epopea in rosso, ma non fu proprio la stessa cosa. L'anno scorso le intenzioni del team sono state ben chiare per tempo ma nessun altro ha preteso di averlo con sé ancora per un po', per salvare la faccia ha dichiarato ai quattro venti che la decisione di andare in pensione fosse una propria scelta personale, ma non ci ha creduto nessuno. La lunga strada verso il pensionamento è stata percorsa con moltissimi ricordi commoventi, diverse occasioni celebrate come "ultima volta in carriera" o ultima volta nella vita, abbiamo pianto all'ultima gara, abbiamo pianto all'ultima parata, all'ultima foto di classe, all'ultimo gran premio del Brasile. Insomma, abbiamo pianto moltissimo e per moltissimi motivi differenti... poi però arriva come un fulmine a ciel sereno la notizia che quelle ultime volte non erano veramente ultime perchè non ha fatto neanche in tempo a svuotare la scrivania da tutte le sue cianfrusaglie ed uscire dalla porta che lo hanno fatto rientrare dalla finestra, cianfrusaglie comprese. Davvero davvero davvero in Williams non hanno trovato nessun'altro per sostituire Bottas?
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Aspettare il supremo atto di prepotenza del sempre più borioso Max Verstappen

Se c'è una cosa che ha contrassegnato il 2016 questo è l'exploit di Max Verstappen. Partito con la timida Toro Rosso, promosso alla quarta gara in Red Bull, ha dato il meglio di sè in fatto di arroganza in una sorta di escalation verso l'insopportabilità, anche se inevitabilmente c'è sempre qualcuno che tifa per chi fa più rumore ed è riuscito a ritagliarsi una fetta di ammiratori a sua volta. Riuscito a dar fastidio al proprio prossimo fino all'ultima curva dell'ultima gara, quest'anno non può che ripartire da dove si è arrestata la sua carriera qualche mese fa. Da lui, per il 2017, ci si aspettano prese di posizione scomode, manovre in pista quantomeno discutibili, risse in giro per il paddock nonchè una accesa rivalità con il compagno di squadra... e pure che freghi la fidanzata a qualche collega, se gli gira. Tra una cosa e l'altra se qualcuno gli suggerisse di usare topexan non sarebbe male.
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Percorrere la lunga strada verso il pensionamento di Kimi Raikkonen

Lo abbiamo fatto per Jenson Button e Felipe Massa un anno fa, tocca farlo anche per Kimi quest'anno. Perchè questo è l'ultimo anno di Raikkonen, vero? Nel senso, fino a quanti anni pensa seriamente di andare avanti? Titolare della maggiore anzianità anagrafica in pista quantomeno dai tempi di Mark Webber, quest'anno potrebbe seriamente meditare di ritirarsi a vita privata. Tanto più che in Ferrari dovrebbero seriamente pensare ad un certo rinnovamento d'immagine. E' giunta l'ora di tesserne le lodi, iniziare ad appellarlo "leggenda", enunciare ad ogni occasione possibile tutti i suoi successi in carriera, dimenticare gli insuccessi o le scelte discutibili e mettere indelicatamente a confronto le fotografie della sua giovinezza con quelle attuali. Partano le danze.
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Partecipare attivamente al toto-nomination della futura seconda guida Ferrari

La Ferrari è da anni sul punto di prendere questo o quel pilota, prima Hulkenberg, poi Bottas, passati persino sopra al cadavere di Bianchi che, a detta loro, se solo non fosse successo quello che è successo sarebbe stato sicuramente il prossimo pilota Ferrari, anche se non è assolutamente vero, così come hanno avuto modo di capire Perez prima di molti, ma anche Gutierez o Vergne... mi spiace solo per quel poverino di Giovinazzi al quale hanno messo una virtualissima X sopra la carriera nel momento in cui lo hanno arruolato come pilota di panchina. I fatti tuttavia parlano chiaro: tutti quelli che sono stati arruolati nei tempi più recenti non sono mai provenuti dalla seconda fila nè dell'accademia ma raccolti qua e là in giro per la pista per godere per un po' dei meriti altrui. Per rientrare nei loro canoni ci vuole qualcuno giovane, non giovanissimo. Alonso è fuori dalle danze e probabilmente anche Verstappen. Bottas si sta giocando il tutto e per tutto in Mercedes, se va bene se lo tengono, se va male chi se lo prende? Hulkenberg o trova la svolta della vita quest'anno o resterà a gongolare nella sua nebbia post 24 ore di Le Mans. Ricciardo potrebbe essere il nome giusto. 
A meno che Vettel non si faccia prendere dallo svirgolo definitivo e decida di abbandonare la nave che affonda... perchè allora tutto lo scenario cambierebbe. Anche una rottamazione dell'ultimo minuto modello Pippo Massa diventerebbe plausibile.
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Ascoltare il team radio della vita di Ferny Alonso

attendendo il fatidico momento in cui obbligherà quel pensionato di Jenson Button a tornare in pista

Gli ultimi anni di Alonso stanno parlando chiaro: parte con la dichiarazione ottimistica della vita, poi si schianta contro un muro. Ci fu l'anno della folgorazione sulla via di Montmelò, ci fu l'anno in cui si fece mandare dalla mamma a prendere il latte. Ogni volta, viste le promesse disattese, sembrò l'occasione buona per non mettere piede ancora una volta dentro quel catorcio di vettura che gli è stata affidata. Il primo anno obbligò Magnussen a tornare in pista... per sei lunghissimi giri emozionanti... il secondo diede la possibilità a Vandoorne di mettersi in mostra riuscendo ad entrare in zona punti alla prima occasione. Molto più di quanto non furono riusciti a fare le due leggendarie prime guide, tre titoli mondiali in due. Si tenga pronto Jenson Button, nonostante la sua voglia di sabatical... perchè la vigilia del campionato è alle porte e Alonso potrebbe realizzare a brevissimo che anche quest'anno l'ottica iridata è andata in fumo. Ovviamente ci si augura sempre che possa non essere niente di grave o di fatidico, in modo da dargli la possibilità di tornare in pista e dare bella mostra di sè nel più epico team radio di sempre. Uno di quelli a cui ci ha già abituato da anni. Riuscirà quest'anno a battere il mai dimenticato "siete dei geni"?
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Trovare una fidanzata a Lewis Hamilton

Ad anni dalla travagliata chiusura con Nicole Scherzinger, è il caso che qualcuno sistemi Hamilton con una brava ragazza. Perchè è stato divertente vedere la stampa andare in subbuglio per ogni fanciulla entrata, anche solo per sventura, all'interno del suo perimetro, incapace di distinguere una amica, una conoscente, una collega da una fidanzata, incapace di distinguere una botta e via da una fidanzata. Ora però è giunto il momento di riviverlo in quella fase confusa e felice delle origini, quando l'andamento delle cose a casa si rifletteva sull'andamento delle cose in pista... sperando che non torni anche a sfogare tutte le proprie frustrazioni sulla fiancata di Pippo Massa. Ah, che bell'annata fu il 2011?
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Assistere alla definitiva trasformazione di Sebastian Vettel in Fernando Alonso

Sono drammaticamente titolare di una teoria secondo la quale Sebastian Vettel dal momento del suo ingresso in Ferrari sta subendo una lentissima ma inesorabile trasformazione in Fernando Alonso. O forse la trasformazione è iniziata poco prima... o non avrebbe mai accettato di vestirsi di rosso. I fatti mi sembrano parlare chiaro: quattro titoli mondiali (in realtà quelli di Alonso sono due, questo lo dico giusto per rinvangarlo un pochino) amato e incensato da tutti come il nuovo messia, probabilmente erede dei fasti schumacheriani. Dalla sua ha anche l'averlo avuto come mentore in un modo o nell'altro. Nel momento in cui le cose incominciano ad andare un po' meno bene alla casa madre cede alle lusinghe del prestigioso team in rosso, perchè mie acide battute a parte, immagino che faccia sempre piacere se un team di tale portata ti punta gli occhi contro. Quelli pagano bene, perchè a loro basta avere il nome... ma in fondo in fondo un quattro volte campione del mondo senza più corona in testa oltre al vestito prestigioso vorrebbe qualcosa in più. Forse inizia ad avere fame, avrebbe sperato di mangiare un po' di più sin da subito... ma si sa che il primo anno è sempre un rodaggio. Certo, Raikkonen al primo anno in Ferrari si portò a casa il titolo, ma quelli erano altri tempi... e soprattutto c'erano Alonso ed Hamilton nella stanza a fianco a menarsi tra di loro. Ma torniamo a noi.
Tutta quella celebre freddezza e determinazione nel portare a casa vittoria dopo vittoria viene messa in discussione dalla mancanza di vittorie e dalla difficoltà di ottenere qualcosa di buono. L'ottimismo nelle dichiarazioni va lentamente a scemare e l'atteggiamento in pubblico è un po' meno conservatore verso l'unità familiare. I team radio al fulmicotone sono aumentati a vista d'occhio... attendo un gran finale con trepidazione.
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Rispondere definitivamente alla domanda ma cos'è sta merda? istintivamente formulata dopo aver visto di sfuggita la nuova McLaren

La McLaren ha rivelato il proprio outfit ed è qualcosa di di disgustoso. Ancora ancora passi per la tuta dei piloti, rimasta quasi del tutto bianca, priva si sponsor come al solto. Per quanto riguarda la vettura sono invece comparsi al mondo di arancione dipinti come una Spyker qualunque, certi in questo modo di essere andati alla ricerca delle loro origini. Ma non hanno capito che tutto questo parlare di nuove ere e di futuro che avanza non gli porta bene? Sono quasi certa che quest'anno non vi sarà alcun ugliest contest, hanno già vinto loro, a mani basse.

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