lunedì 23 marzo 2015

I 10 fatti buffi di Australia 2015

1) Van Der Garde vs Sauber: a spasso con tute altrui. Prima che tutta la vicenda Van Der Garde si concludesse nella maiera a noi tutti nota (lo hanno ricoperto di quattrini e si è messo in cuore in pace), per buona parte del week end ci siamo domandati come sarebbe potuta andare a finire tutta questa faccenda che potremmo chiamare tre uomini ed una macchina (in meno). A confonderci ancora di più le idee quella passeggiatina che il diretto interessato si è fatto a spasso per il paddock... indossando tute altrui.

2) Schwarzenegger vs Hamilton. C'è chi sarebbe disposto a scommettere che la parte più divertente della gara inaugurale sia stata l'intervista sul podio. Scene che generalmente sono poco più che trascurabili... e che per una volta hanno davvero intrattenuto il pubblico, complice una inaspettata simpatia dell'intervistatore d'eccezione: Arnold Schwarzenegger. Intervista ovviamente maltrattata e maltagliata da casa Rai... impossibilitata dal rimanere in onda (anche se in differita di 6 lustri) per lasciar spazio all'intervista di Emanuele Filiberto.
3) Button vs Perez: sportellate d'autore. E non si dica che dall'ultima fila non c'è modo di farsi notare un po'. Forse non vedeva l'ora che si realizzasse una simile situazione dai tempi in cui erano compagni di squadra. Vero stile british. Per non parlare del fatto che dopo aver lasciato mezza carrozzeria in pista la vettura gli è parsa anche andare meglio.
4) Alonso vs mala suerte. Particolarmente significativo notare che, subito dopo la gara australiana, Alonso sia riuscito a commentarla, dal proprio salotto con la copertina sulle gambe, complimentarsi con Hamilton per la vittoria e con Saints. Forse ste tentando nuove terapie sperimentali per dimenticarsi dell'esistenza della McLaren.
5) Magnussen vs autoconvincimento. Per sua stessa confessione, enjoyed every lap this weekend. Tutti e sei. 
6) Hamilton vs faccio brutto. Ho la catenazza d'oro, presa nell'uovo di pasqua, giro coi fusilli crudi e ti chiedo se vuoi una pasta. Non esco mai di casa, se non ho il mio ferro in tasca, però prima mi sistemo un pò i capelli con la piastra. Che poi... se Hamilton non fosse un tipo in grado di portarsi delle vittorie a casa, potremmo anche dire che tutta questa sua vanità in eccesso, tutto questo suo amore per l'apparenza, gli impedisce di concentrarsi sulle cose. Potremmo criticare molto tutte le sue spacconate su Instagram o la sua irresistebile necessità di indossare un paio di occhiali da sole specchiati per salire sul podio. Invece va così: ha vinto, vince e continuerà a farlo ancora per un po'. Non è una gufata ma un dato di fatto... e tutti li altri muti. Spero che comunque, il sig. Hamilton, non si ritenga immune da critiche se, nel bel mezzo del suo inno nazionale, la sua più grande preoccupazione è lo styling dei capelli.
7) Verstappen fast vs Verstappen furious. Mentre la gara del piccolo Verstappen stava procedendo per il meglio, quella del grande Verstappen era in piena tensione. Io solo che da questo riesco ad immaginare quanto possa essere stata allegra e felice la vita a casa Verstappen... con un padre che deve aver reagito veramente bene la prima volta in cui il figlio ha portato a casa una insufficienza in matematica. A 34 giri dall'inizio, dalla pista un grido d'aiuto: ho la vettura piena di fumo. Posteggiare a bordo pista è stato inevitabile. Togliersi le cuffie e sfanculare la mala suerte, forse, sarebbe stato possibile con un po' più di classe ed eleganza.
8) Raikkonen vs eleganza. Neanche il tempo di abbandonare la vettura in mezzo al campo e farsi traghettare ai box da un commissario sullo scooter che lo attendeva li vicino, il buon Kimi è apparso in pubblico più sciallo che mai con i suoi bei braghini corti da vacanza al mare. Perchè quando c'è la classe è tutto.
9) Maldonado vs the wall. Chi, se non lui, poteva essere l'incaricato ad inaugurare questa stagione di safety cars? Ho come l'impressione che i meccanici abbiano smesso di ridere.
10) 2015 vs back to the future. La foto di classe di questo inizio stagione ha qualcosa che, seriamente, non torna. Ha qualcosa che, se la guardiamo oggi, ancora ancora possiamo essere in grado di farci delle domande e darci delle risposte... ma, tra qualche anno, non voglio dire 10, quando saranno i nostri figli a giardarci alle nostre spalle e ad interrogarsi su quanto eravamo curiosi noi tutti, con i nostri modi di fare e le nostre caratteristiche, tra 5 anni, quando ci ricapiterà tra le mani lo scatto della classe 2015 cosa ne penseremo? Perchè non c'è Alonso ma c'è Magnussen? Perchè c'è solo un pilota Williams... e questo è proprio Massa? Com'è possibile che Hamilton non stia indossando la sua catenazza d'oro? Quando è basso Perez? Chi sono i due infiltrati in alto a destra?

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