sabato 13 giugno 2015

I 10 fatti buffi di Canada 2015

1. La marmotta vs tutti. Perchè la marmotta ha vinto il GP di Canada 2015.
2. Il pit stop vs Vettel. Perchè anche le strategie migliori non vengono con il buco. Bella l'idea di anticipare il cambio gomme a pochissimi giri dalla partenza, chissà se sarebbe potuto essere veramente il colpo di testa che avrebbe rivoluzionato la gara. Peccato quell'inconveniente, da nessuno spiegato esattamente, per cui la sosta è durata il tempo di una birra ed un panino all'autogril.
3. Conferenze stampa ed affini vs Raikkonen. Strategico il testacoda di Raikkonen... capitato al punto giusto per perdere, ma non troppo. No, perchè terzo posto significa podio, intervista sul podio, tutta una serie di adempimenti che ci annoiano e ci tediano, senza neanche la gioia della vittoria. Molto meglio una dignitosissima quarta piazza, con possibilità di mandare al diavolo la stampa in tempo record.
4. Alonso che non vuole vs la mala suerte. Quel bellissimo momento in cui Alonso ha realizzato dove si trovava e cosa (non) stava facendo lì. Quel meraviglioso momento che tutto il pubblico ricorderà per sempre per aver sentito espressamente dalla viva voce di Alonso in persona le seguenti parole: io non voglio! Non voglio! Tutto quello che è stato in grado di dire quando, macinando già chilometri di ritardo su chiunque altro in pista, dai box gli hanno anche chiesto di risparmiare carburante.
Che poi forse avrebbe dovuto volerlo... visto che poco dopo è rimasto a piedi. Ancora una volta. Ben prima della bandiera a scacchi.
5. Grosjean vs the Manor. Tra gli alti e bassi delle vicende sportive di Grosjean si ricorderà, nei secoli a venire, anche la volta in cui, doppiando una Manor a velocità lumaca riuscì a non farcela e lo tamponò in pieno. Per questo motivo si beccò un rientro ai box immediato, talmente immediato che i meccanici erano ancora a mangiare panini al prosciutto in cucina, un 'so stupid' di biasimo da parte di Stevens e una sanzioncina da scontarsi alla prossima gara.
6. Vettel vs il non contatto con Hulkenberg. Credo che nessuno possa obiettare, riguardando la gara di Canada 2015, che la quinta piazza di Vettel non fosse meritata. La quinta piazza non è un granchè: è stata la cuccia di Alonso per anni e l'ha snobbata. Ora la rimpiange, ma sono altri discorsi. Purtroppo per Vettel non era niente di più di quello che avrebbe potuto raggiungere, visto gli eventi di gara. E' stata un'ottima posizione se si getto un occhio alla posizione dalla quale è partito. Di sorpassi ne ha fatti e pochi sono stati quelli che gli sono stati regalati. Qualche posizione se la è dovuta guadagnare con le unghie e con i denti, ma è questo il bello della gara. Uno dei momenti più salienti si è visto quando ha dovuto superare Hulkenberg a bordo della sua Force India. Breve inseguimento, poi finalmente Vettel lo sorpassa. Proprio quando sono affiancati Nico finisce in testacoda e dalla vettura di Vettel un urlo straziante: "Where is Hulkenberg? I did not touch him. I did not touch him. Where is he?". Non l'ho toccato! Non l'ho toccato! Ovviamente nessuno gli crede. La regia impazzisce a cercare la giusta inquadratura per un replay degno di questo nome. A quanto pare si tratta dell'unica curva cieca del circuito... fino all'arrivo delle immagini giuste al momento giusto e fu rivelazione: non si sono toccati per davvero! O Nico ha fatto la finta, neanche giocassimo a calcio, oppure si è emozionato all'idea di vedere Vettel dalle sue parti: avrà creduto di essere anche lui nelle prime posizioni!
7. Anche Button vs la mala suerte. La sua vittoria di Canada 2011 è stata votata dagli appassionati di Formula 1 di tutto il mondo, sul sito ufficiale della Formula 1, come la gara più epica di tutti i tempi. Ha dimostrato in quell'occasione che, se pure Alesì ha vinto in canada, su quel circuito tutto può accadere, da un momento all'altro. Basta volerlo... ma basterebbe anche che la vettura ti portasse al traguardo, per dire. La sua gara è iniziata in maniera molto travagliata: dal box, dove ha trascorso l'intero sabato, senza neanche sfogare tutte le proprie frustrazioni su twitter, come un paio di gare fa. Poi giunsero le macumbe della gara, una partenza in ultima fila, una penalità al primo giro, la voglia di ricordarsi i fasti monescaschi ben sotto la soglia d'attenzione. Insomma, tutto bene quello che finisce bene. Poi però c'è anche quello che finisce male, quando la vettura non permette di superare niente più che siano delle Manor... e tutta l'agognata rimonta finisce in fretta. Finisce al bar, dove c'era già Alonso ad aspettarlo.
8. Toto Wolff vs il recente passato: non siamo sempre dei cretini. In Mercedes fanno gara a parte anche quando devono manifestare gioia per il proprio podio.
9. Ericsson vs Massa. Ciò che tutti si stan chiedendo: come hanno fatto a non far scintille?

10. Paul di Resta vs come un Ivan Capelli qualsiasi. Aka: come ci si può ridurre così in così poco tempo. Eppure sembra quasi soddisfatto all'idea che su quelle McLaren ci sarebbe potuto essere lui.

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