giovedì 10 dicembre 2015

I 10 fatti buffi di Abu Dhabi 2015

1. Raikkonen vs l'acqua alle rose frizzante. Si diceva, non è capitato molto spesso a Raikkone di finire sul podio durante questa stagione. Tre, per la precisione. Uno fu quello di Singapore che, per tutto quello che in pista è successo, chiaramente non conta. Gli altri due sono stati in Bahrain e Abu Dhabi: là dove si festeggia senza spumante. Si aggiunga, podio ottenuto per ordine di scuderia, al quale Vettel si è dovuto piegare - dopo una rimonta dalla millesima posizione, per permettere al compagno di squadra di vincere il premio della sfiga, a danno di Bottas. In questo modo Raikkonen ha guadagnato abbastanza punti da qualificarsi quarto nel campionato mondiale... e sai cosa ci portiamo a casa?
2. Bottas vs Button. C'è stato un tempo in cui Bottas credeva seriamente che a breve sarebbero arrivati i suoi giorni di gloria. Ha capito che in Williams non può ambire ad altro che a qualche terza piazza concessa per grazia divina: solo che nessun altro se lo vuole accasare. Mai digerito chiaramente il boccone amaro che è stato costretto ad ingerire dalla Ferrari (vedi i multi crush a danno di Raikkonen nelle scorse gare), questa volta è il turno di tutto ciò che sia in movimento: non importa chi \ come \ quando. Button \ in pit lane \ uscendo dal pit stop. Incomincio a sospettare che si trattu proprio di una indisposizione naturale contro i campioni del mondo che non lo vogliono aggiungere alle loro cerchie.
3. Button vs Verstappen. Lotte generazionali anche in pista. Siamo tutti certi che Verstappen non abbia ovviamente trascorso una di quelle infanzie in cui, se non face tutti i compiti o se prendeva un brutto voto, il genitore lo "puniva" impedendogli di vedere la televisione per qualche giorno. Così come è chiaro a tutti che nella vita gli sia sempre stato concesso tutto quello che può aver desiderato. Non lo si mette in dubbio. Si aggiunga a tutto questo il fatto che i giornalisti, sparando boiate in quantità, lo devono aver convinto che lui è il mago dei sorpassi, che come li sa fare lui nessuno altro al mondo e via di questo passo. Unendo gli elementi, è evidente che il risultato non possa che essere quello che Verstappen è convinto di potersi prendere una posizione quando la vuole, perchè ogni sorpasso gli è dovuto. Quando ha visto Button davanti a sè non ha capito più niente: è parso normale che quella McLaren sfigatella non potesse impedirgli la grande rimonta verso... il bel niente. In ogni caso, Button non c'è stato e all'urlo di quando tu nascevi, io già correvo in Formula 1, si è opposto al sorpasso. Max non ci ha pensato due volte: è andato fuoripista a compiere la manovra e si è lodato talmente tanto che non ci ha nemmeno pensato che avrebbe - forse - dovuto restituire la posizione. Per fortuna il Grande Fratello supremo che veglia su tutti noi lo ha redarguito e rimesso in riga per noi.
4. Verstappen vs regole e regolamenti. Dopo un'annata passata ad infrangere regolamenti come non dare il meglio di sè nella gara finale? Oltre alla faccenda di Button, ha pensato di doversi piazzare davanti al pilota sbagliato nel momento sbagliato, non lasciandosi doppiare da Hamilton, mentre questo fingeva di andare all'inseguimento di Rosberg. Altri 20 secondi di penalità e 3 punti sulla patente. 
5. Alonso vs Maldonado. Di essere qua, in questo preciso istante, Alonso non ne ha voglia. Eppure, lui che è stato per anni il Gastone del circuito, deve essersi inemicato qualcuno di veramente potente. Perchè non solo non gliene va bene una quanto tenta di arrivare in fondo ad una gara... ma neanche quando tenta di abbandonare la pista quanto prima. Così è stato: prima curva della gara, come non prendere di mira Maldonado nella speranza di finire in sala stampa prima del previsto ed anticipare il volo per il rientro a casa? Eppure no: bel fuori pista, mezzo musetto da sostituire, tremilioni di secondi di ritardo accumulato, ma niente: è tornato in pista sulle sue gambe. Ruote. Volevo dire ruote.
6. Alonso vs la mala suerte. A metà gara, quando anche far finta di duellare con le Manor ha assunto il gusto di un gioco già visto e rivisto, Alonso ha chiamato a casa i suoi tecnici per chiedere di ritirarsi. Ha finto un problema alla vettura, che si è puntualmente presentato in ognuna delle 19 gare che hanno preceduto questa... tranne che in questa occasione. Gli ingegneri non ci hanno creduto e lo hanno lasciato in pista a finire la gara nella desolazione più totale. Si noti quel ghigno di soddisfazione a fine gara, quando va a salutare il proprio compagno di squadra e con sguardo complice gli comunica telepaticamente: finalmente è finita questa stagione del cazzo!
7. Hamilton vs spazio sugli scaffali. Anni fa litigava con la McLaren perchè si voleva portare a casa le proprie coppe. Oggi lui se la porta a casa mentre la McLaren non vince più un accidente, e sono tutti felici. Eppure Hamilton deve avere un problema gestionale bello grande: dove se le mette tutte queste coppe? Non ci sarà più spazio in libreria, dopo l'ennesimo trofeo guadagnato questa stagione: il DHL Fastest Lap Award.
8. Grosjean vs addio alle armi. Sembrano quasi lontani gli anni in cui Grosjean si schiantava contro ogni bersaglio in movimento e veniva demonizzato da tutti gli avversari. Poi lo hanno messo in squadra con Maldonado e, al confronto, è diventato un asso al volante. Per offrire al pubblico le emozioni di un tempo, ha quindi deciso di compiere il grande passo: abbandonare la Lotus in favore della Haas, di futura creazione. L'importante è assumere con entusiasmo le sfide che si attendono: avessi saputo prima del rientro della Renault non me ne sarei andato. Bene. 
9. Button vs quell'arredamento un po' kitsch. Io, per essere veramente originale avrei utilizzato gli pneumatici come comodini... e alla testata del letto avrei dato una forma ad alettone posteriore. Magari con la possibilità di aprire il DRS, un tocco da veri intenditori. Eppure anche ad Abu Dhabi a gusti demmerda nell'arredamento stanze non scherzano: si veda il sorriso imbarazzato di Button in questa posa tipica da modello di Mondo Convenienza che accarezza i materassi. Un dubbio mi affigge: ma è più kitsch l'accapatoio con il nome dietro le spalle o la moquette del pavimento modello anni '60?
10. Il pubblico vs Abu Dhabi GP. Se anche uno dei figli più partecipi dei piloti in pista ritiene più interessante giocare al game boy con gli amichetti che seguire la gara, alla quale potrebbe assistere direttamente dai box dei circus... beh, figuriamoci la reazione del pubblico a casa, davanti alla monotonia di una stagione che, per fortuna, è giunta al termine.

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