venerdì 26 maggio 2017

I dieci fatti buffi dell'E-Prix ... di Parigi

Questi fatti buffi degli e-prix hanno quasi più la connotazione di fatti buffi sull'intera Formula E più che della singola gara. Ma è così che ci piacciono certe cose. Sarà la gran foga della novità. Siamo ancora in un mondo a me incomprensibile per il 50% di quello che vedo... quindi: benvenuti!

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- Di Grassi messo male in qualifica - 

Non che io abbia ancora avuto modo di capire come si svolgono le qualifiche da queste parti, però non devono essere andate troppo bene al povero Di Grassi che, all'urlo di quest'anno lo vinco io sto mondiale, si è piazzato amabilmente in quindicesima piazza.

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- Buemì eroe dei due mondi -

A chi piace vincere facile, in questo sport non potrà che voler tifare per Buemì. Qui Buemì è l'eroe locale, nessuno che gli ricordi dei bei tempi in cui si è scansato il militare prendendo residenza in Bahrain, nessuno che celebra i fasti della madre pianista. Qui tutti ne tessono le lodi: fresco fresco vincitore del mondiale 2016 corre per aggiudicarsi anche il 2017, infila una pole position dietro l'altra e si porta a casa una vittoria dietro l'altra giocando di strategia ma, soprattutto, facendo impazzire tutti quando parla in francese in team radio.

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- Prezzemolo e prezzemoline -

Primo premio per la presenza fissa all'e-village alla dj e modella di origini svedesi Petra Silander che, tra una cosa e l'altra, trova anche il tempo per limonare con il fidanzato (Vergne, per la cronaca) a bordo pista.

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- Fanboost per Buemì, Di Grassi e Abt -  

Se l'altra volta avevo avuto solo un vago sentore, a questo giro ne sono proprio certa: anche la Formula E è popolata da una bella schiera di bimbiminkia. Perchè quì hanno questa meraviglia del fanboost e lo mandano ripetutamente in vacca per donarlo a gente alla quale non ha assolutamente senso che lo usino. Come nel caso di Buemì che in testa era ed in testa è rimasto. Di Grassi che il millesima posizione era e millesima posizione è rimasto. E Abt che parteciperà a brevissimo a chi l'ha visto? nella qualità di concorrente, ovviamente, perchè quale fosse il suo ruolo in gara in quel momento non era assolutamente chiaro a nessuno. Non mi si venga a dire che Buemì, se non fosse stato per la SC, avrebbe potuto sfruttarlo per non farsi superare e mantenere la testa perchè... what? Ha seriamente ancora bisogno di mantenere indisturbato la testa della gara, del mondiale, dell'album di tutti i record farlocchi della Formula E? Seriamente?

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- Conflitti di interessi - 

Pare... ma dico pare, che Daniel Abt corra in Formula E per il team Abt.
Può essere, ma queste sono solo illazioni, che tra i fratelli Hans-Jurgen e Christian Abt, fondatori del team, ci sia lo stesso Hans-Jurgen padre di Daniel.
In ogni casoè certo che quel posto se lo sia meritato grazie ai quattro podi in tre anni, mica per altro.

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- Esclusive made in Rai -  

Uno sport nello sport. Questa formula E riserva un mucchio di sorprese. Per esempio quella di doversi mettere, in occasione di ogni singola gara, alla ricerca del canale, dell'orario e dell'occasione buona in cui intendano mandare in onda un prodotto di cui si sarebbero persino accaparrati l'esclusiva. Di tanti canali Rai, alcuni dei quale esclusivamente riservati allo Sport, a quanto pare questo sabato non c'è stato uno solo che avesse un'oretta buca per trasmettere la gara in diretta. Questo fine settimana, per dire, è finito su Rai Sport 1 alle 21.00.

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- Di Grassi parte male... e finisce a muro - 

 Sempre perchè quest'anno il suo motto deve essere lo vinco io sto mondiale nel bel mezzo del camin di nostra vita Di Grassi si ritrovò in una selva oscura. Cioè, contro un guard rail in compagnia di Da Costa... uno che della sua pollesima posizione se ne stava facendo regolarmente una ragione. Fortuna vuole che, mentre l'altro lo devono raschiare via dalle pareti con un raschietto, per Di Grassi esiste migliore sorte, riesce a ripartire, anche se scivola in coda al gruppo, e siamo proprio a metà gara quando, grazie ad un bel rientro ai box tempestivo può addirittura cambiare vettura e non subire più di tanto le conseguenze dell'impatto. Poi c'è il dettaglio che è in ultima posizione, ma vediamo di affrontare un problema alla volta.

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- Vergne piccolo combinaguai -

A questo punto mi domando come sia possibile che in Formula E non abbiano ancora assunto Maldonado. No, perchè se ha diritto di rimanere in zona Vergne...
anche oggi pronto a dare il meglio di sè andando a concludere la gara contro le barriere pur trovandosi pacificamente in seconda piazza indisturbato dall'uomo e da Dio. Poi manca una curva e... questi son problemi se per mestiere fai il pilota.

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- Tempi di percorrenza -

Una delle regole da tenere bene a mente di questa Formula E è quella che impone ai piloti di non impiegare assolutamente meno di un determinato lasso di tempo per zompare da una vettura e l'altra. Tutto questo ovviamente perchè, dopo essere zompettati è necessario assicurare al meglio la sicurezza, allacciare le cinture e quel che vien da sè. Insomma: c'è da fare. Onde evitare che per risparmiare tempo qualche misura di sicurezza venga un po' presa alla leggera, è fatto divieto di impiegarci poco. Il tempo viene stabilito di gara in gara, a seconda della lunghezza della pit lane. Alla faccia di quelli di là che lottano per il pit stop più veloce e poi dimenticano di fissare le gomme.
Di questa regola dovrà ovviamente aver futura memoria il solito di Grassi che neanche dalla prima fila ha mai avuto modo di mettersi così tanto in mostra. Son cose che lasciano il segno devo dire. Per questo motivo pesantemente sanzionato con un drive trought dal quale non si è mai ripreso: la vettura è morta ai box avendo ormai anche lei troppa pietà per come stavano andando le cose.

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- Commenti tecnici -

In quel di formula E il commento tecnico per mamma Rai è lasciato a Gianluca Graforio e Roberto Gurian, uno che addirittura comprende e traduce quello che viene detto in team radio. Ma non solo, aggiungo io, perchè questo lo sa fare anche Iva Capelli... il bello è che lui traduce veramente, non si limita ad ascoltare il tono della voce inventando quello che più o meno plausibilmente può esser stato detto e... magia delle magie... comprende anche i team radio in francese di Buemi. Ciaone proprio a Giovannelli ed alla sua laurea in filosofia.

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